martedì 10 gennaio 2017

MALPENSA. CAPPELLA DELLA MADONNA DI LORETO AGLI ISLAMICI. UN GESTO DI BONTÀ RISCHIOSO.





Marco Tosatti
E’ certamente un gesto di buona volontà, ma potrebbe essere anche uno sbaglio colossale. Parliamo dell’iniziative del cappellano di Malpensa, che ha deciso di mettere a disposizione dei fedeli dell’islam la cappella della Madonna di Loreto per le loro preghiere.
Abbiamo letto qui dell’iniziativa; e ci sembra frutto di buone intenzioni, ma forse non troppo saggia. E cerchiamo di spiegare perché.
Perché il luogo in cui cuna comunità musulmana prega, diventa Dar al-Islam, la casa dell’islam; un luogo per sempre di proprietà dei seguaci del Profeta. A differenza del resto del mondo, occidentale in particolare, che è Dar al-harb, la casa della guerra, cioè terreno da conquistare alla vera fede.
Ed è proprio per questo motivo che il Saladino, quando conquistò Gerusalemme, e visitò la Chiesa del Santo Sepolcro, si comprtò come si comportò. E cioè: fece abbattere la Croce, e spezzare le campane, ma non volle pregarvi dentro, proprio per evitare che il Sepolcro diventasse dar al-Islam. Volle infatti che restasse un luogo di pellegrinaggio cristiano (per ragioni anche economiche, sembra: i pellegrini portavano fior di affari).
Non è un caso che la Conferenza Episcopale Italiana, in un suo documento pastorale, abbia scritto:
“Le comunità cristiane, per evitare inutili fraintendimenti e confusioni pericolose, non devono mettere a disposizione, per incontri religiosi di fedi non cristiane, chiese, cappelle e locali riservati al culto cattolico, come pure ambienti destinati alle attività parrocchiali. Così pure, prima di promuovere iniziative di cultura religiosa o incontri di preghiera con i non cristiani, occorrerà ponderare accuratamente il significato e garantire lo stile di un rapporto interreligioso corretto, seguendo le disposizioni della chiesa locale”.
E infatti nei mesi scorsi, in una riunione ad altissimo livello del Papa con i suoi collaboratori, si è trattato del problema del dialogo con l’Islam, e dei suoi molteplici aspetti. Un capo dicastero importante, che ha una grande esperienza del problema, e del mondo islamico, ha detto che bisogna mettere in guardia i nostri operatori pastorali, che magari per ingenuità prestano chiese e locali. Nella memoria collettiva dei fedeli islamici quel dato resta registrato; e può diventare oggetto di rivendicazione in un futuro più o meno lontano.
Quindi forse se c’è un vescovo a Milano dovrebbe attivarsi per rimediare alla buona volontà del cappellano…





http://www.marcotosatti.com/2017/01/09



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