lunedì 30 gennaio 2017

Confessione ambrosiana






di   (29-01-2017)


[Interno giorno.
Un confessionale ambrosiano, in una chiesa ambrosiana.
Un fedele si accosta alla grata.
Il prete fa scorrere la grata.
Attraverso i buchi proviene una luce fioca].

Padre, vorrei confessare i miei peccati…
Dimmi figliolo, apri il tuo cuore…

Ecco, io… non so se riesco a trovare le parole…
Non temere, io sono qui per accoglierti.

Bene, grazie. È che non è facile…
Niente paura figliolo. Io ti accompagno.

Bene, dunque. Io sono cattolico…
Continua figliolo.

Cattolico ambrosiano.
Sì…

Battezzato.
Ho capito, non temere.

E sono.. ecco… sono sposato.
Capisco. Continua figliolo.

Con la stessa donna.
Uhm… Sì, continua.

Da trentadue anni. Anzi, ehm, ormai quasi trentatré…
Continua, non temere.

Abbiamo anche dei figli.
Quante volte figliolo? Ops, scusa, volevo dire: quanti figli?

Sei. Cinque femmine e un maschio. E siamo pure nonni.
Uhm… Continua figliolo, io non sono qui per giudicare.

Ecco, padre, non è facile. È che mia moglie ed io abbiamo… ecco sì… abbiamo  festeggiato il nostro ultimo anniversario. E proprio nella Festa delle famiglie!
Oh! E come? Dove?

In parrocchia. Con una messa. Oh padre! Sapevamo, sapevamo bene che nel vademecum realizzato dalla Chiesa di Milano è raccomandato di «evitare il clima di festa» in quel giorno, per non farlo prevalere… come dice il vademecum? Aspetti l’ho qui in tasca… ecco, per non farlo prevalere «sul fine riflessivo, di coscientizzazione e di educazione» eccetera. E tuttavia… 
Continua figliolo.

Tuttavia, come le dicevo, è stata celebrata quella messa, proprio per noi, davanti a tutti! Proprio nel giorno della Festa delle famiglie! E tra i fedeli c’erano… c’erano  anche dei divorziati, anche persone che, proprio come dice il vademecum,  «vivono la solitudine, la vedovanza, l’abbandono da parte del coniuge, i figli divisi tra papà e mamma».  Eppure  noi… Noi tutti… Ecco sì, noi tutti… siamo stati contenti di festeggiare!
Capisco figliolo…

Molto contenti…
Eh, va bene, ma non temere, io sono qui per accompagnarti.

Grazie padre. È proprio per questo che…
Che cosa c’è? Figliolo, hai altro da confessare?

In effetti non ho finito, padre. Devo dire che durante la messa…
Sì, non avere paura di aprire il tuo cuore.

Noi abbiamo, ecco sì, abbiamo  anche rinnovato le promesse matrimoniali!
Uhm… Capisco. E poi?

E poi c’è stato, beh, ecco… C’è stato un applauso…
Uhm… E com’è stato? L’applauso, voglio dire…

Forte, un forte applauso. Bello, convinto. Ci hanno anche gridato «evviva gli sposi!».
Uhm… E poi?

E poi… poi… ci siamo riuniti nel salone,  con un po’ di parrocchiani, e tra loro anche qualche divorziato, qualche single, qualche vedova. Niente di speciale: sa,  una crostata di mirtilli  fatta da mia moglie, un bicchiere di spumate… Nei bicchieri di plastica… Però indubbiamente  noi, noi che siamo  cattolici ambrosiani, abbiamo… abbiamo… ebbene sì:  abbiamo festeggiato!
Capisco… capisco. Hai altro da confessare?

Sì padre.
Dimmi, non temere. Io non ti giudico…

Ecco, il fatto è che io questa donna, mia moglie voglio dire, la amo ancora.
Trentadue, anzi trentatré anni dopo?

Sì padre.
Ma andiamo… Cioè, volevo dire: e dunque?

E dunque è per questo che abbiamo festeggiato. Davanti a tutti, divorziati compresi, nel giorno della famiglia! E c’erano i nostri figli, i nipoti…
Figliolo, è scritto: «È inevitabile che gli scandali avvengano».

Lo so, lo so… E tuttavia…
Tuttavia?

Non riesco a pentirmi fino in fondo. Anche se ci sto pregando sopra…
Beh… Direi che occorre discernere.

Sì?
Discernere. Con paziente realismo. Sai… Le periferie…

Eh già… Ma noi veramente abitiamo in centro…
Le periferie esistenziali, intendo. Si tratta di integrare la fragilità. Nel discernimento, naturalmente.

Ma ecco io… io…non credo di capire…
Forse ora non capisci, ma capirai… La Chiesa non manca di valorizzare gli elementi costruttivi…

Di che?
La Chiesa, come saprai, considera le situazioni particolari… Noi non coltiviamo pregiudizi… Quell’epoca è finita.

Meno male, padre.
Accogliere! Accompagnare… Ecco ciò che conta.

Questo l’ho capito, padre, ma io…
Affrontare queste situazioni in maniera costruttiva. Non c’è altra via.

Certo…
Con pazienza, delicatezza! Tenerezza!

Eh già…
Dobbiamo trovare il modo di far partecipare tutti alla comunità.

Già….
L’approccio pastorale esige coscientizzazione…

Non l’abbiamo già detto, padre?
Occorre insistere. La Chiesa riconosce i seri motivi che impediscono ai coniugi …

Ma padre… Non capisco…
Forse noi, come Chiesa, abbiamo presentato un ideale troppo astratto…

Ma padre…
Ti assicuro che potete comunque vivere e maturare come membra vive della Chiesa…

Meno male…
Tenendo conto delle circostanze attenuanti…

Quali circostanze, padre?
È meschino concentrarsi su una norma generale…

Ma quale norma?
Alle situazioni «irregolari» non possiamo applicare leggi morali.

Padre, anche se con fatica, avverto tanta saggezza nelle sue parole. Ma io sono così immaturo, così debole… Non riesco a sentirmi irregolare…  
Non tutto è bianco o nero…

Già!
Noi diciamo no alla morale fredda!

Bene, le sue parole mi rincuorano!
L’importante è avviare un processo di coscientizzazzione.

D’accordo. E…?
In un contesto di discernimento pastorale, sarete accolti comunque.

Lei mi dà consolazione, padre….
Ora vai in pace figliolo, e non peccare… Scusa, volevo dire: non festeggiare più!

Grazie padre. E la penitenza?
Beh, ecco… Fai tu. Devi guardarti dentro. Sai… la coscientizzazione…

Grazie padre.
Prego. Ora vai, vai…

[All’interno del confessionale la luce si spegne.
Il fedele ambrosiano se ne va.
Sembra piuttosto meditabondo].












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