venerdì 4 marzo 2016

In Portogallo l'eutanasia è già realtà

 
 
 
Grande lo scandalo suscitato in Portogallo dalle parole della presidentessa del Collegio nazionale delle Infermiere, Ana Rita Cavaco: «L’eutanasia – ha detto – si applica già negli ospedali dello Stato, a prescindere dalla legge. Ho vissuto personalmente quel che racconto, non ho bisogno di andare a cercare chissà quali esempi. Vi sono stati casi in cui i medici hanno suggerito di somministrare dell’insulina a determinati pazienti, per provocare loro un coma insulinico». Ed ha aggiunto: «Quel che dico non costituisce una sorpresa per gli addetti ai lavori, perché i dipendenti del Servizio Sanitario nazionale sanno che queste cose si effettuano in maniera semiocculta. Per cui penso che sia giunto il momento di parlarne apertamente».
Secondo il prestigioso quotidiano spagnolo Abc, le reazioni, per lo più indignate, non si son fatte attendere: l’Ordine dei Medici ha chiesto che il ministero della Sanità faccia chiarezza, avvii un’indagine e sguinzagli i propri ispettori per effettuare le verifiche del caso e, nel caso venissero confermate tali rivelazioni, per sapere presumibilmente quanti medici e quanti centri attuino tali pratiche. Pratiche, che comunque il ministro della Salute, Adalberto Campos, ha già negato che costituiscano la norma negli ospedali pubblici portoghesi.
Il caso è scoppiato due mesi dopo la confessione di un medico, che, sotto anonimato, ha dichiarato di aver aiutato a morire quattro malati, per alleviare la loro sofferenza. Il dibattito si è subito trasferito nell’arena politica, dove i socialisti al governo han dichiarato di voler considerare l’eutanasia un «diritto fondamentale». Nel frattempo, si è appreso che anche 30 cittadini portoghesi sarebbero iscritti a Dignitas, la controversa associazione svizzera, che chiede denaro per aiutare chi soffre a farla finita. Ma pare esservi anche un mercato nero su Internet, per procurarsi a prezzi più “popolari” – circa 500 euro – le sostanze necessarie, per farla finita (M. F.).
 
 
 
 
 
 
 
 
03 marzo 2016
corrispondenzaromana.it
 
 
 

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