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I vescovi della Polonia hanno pubblicato sul sito web della conferenza episcopale una nota ufficiale in vista dell’ormai prossimo sinodo. In 9 punti hanno sottolineato la loro posizione. Proponiamo ai lettori una sintesi di questi nove punti:
  1. L’insegnamento dei papi e dei vescovi – sulla base della Scrittura e della Tradizione della Chiesa Cattolica – indica che il matrimonio e la famiglia sono valori essenziali per l’umanità. Il matrimonio è una realtà divina e umana che Gesù Cristo ha elevato alla dignità di sacramento. La famiglia, “chiesa domestica”, è una realtà santa e santificante;
  2. Rendiamo grazie a Dio che nella nostra nazione ci sono tante famiglie sane che, “nella buona e nella cattiva sorte”, ogni giorno cercano di rimanere fedeli alla loro vocazione;
  3. Sulla base delle parole di Cristo (Mc 10, 9) il matrimonio sacramentale è indissolubile. La legge di Dio pone limiti invalicabili alle decisioni umane. In una situazione in cui i coniugi sono in difficoltà, il compito della Chiesa Cattolica è di contribuire ad approfondire l’amore e la responsabilità reciproca e la conversione. Nella Chiesa Cattolica non c’è il divorzio o processi che portano al divorzio. Ci sono solo processi in cui si decide individualmente se il matrimonio era valido o meno;
  4. Per un cattolico non è permesso accedere alla fecondazione artificiale. Condividiamo il dramma delle famiglie che vivono un aborto spontaneo, o i cui bambini sono nati morti; in questi casi si ricorda che questi bambini hanno diritto a una sepoltura cattolica;
  5. Speriamo che durante il Sinodo si esprima gratitudine per ai coniugi che, con prudenza e generosità, hanno scelto di avere molti figli. La gratitudine si estende a coloro che hanno scelto di adottare;
  6. La cura per le famiglie più povere, quelle con malati disabili e anziani, dovrebbe diventare parte integrante della pastorale famigliare. Allo stesso modo occorre attenzione per le famiglie che hanno subito la separazione a causa di fenomeni migratori. Importante è anche la valutazione sociale di un equo compenso per il lavoro;
  7. Inclusione nella vita della Chiesa per le persone che vivono sole;
  8. Di fronte al crescente fenomeno delle convivenze occorre procedere a una valorizzazione del matrimonio anche attraverso una miglior preparazione dei giovani al sacramento;
  9. A proposito della discussione sull’accesso alla Eucaristia dei divorziati risposati, i vescovi polacchi citano Papa Francesco per ricordare che la santa comunione “non è un orazione privata o una buona esperienza spirituale”. Ma quando ci nutriamo di questo Pane di Vita si entra in “sintonia con il Cuore di Cristo, per assimilare le sue scelte, i suoi pensieri, i suoi comportamenti”. Pertanto, i vescovi polacchi sottolineano che non è possibile modificare la dottrina che indica la necessità dello stato di grazia per potere ricevere l’Eucaristia.