mercoledì 26 ottobre 2011
Assisi, quei timori di una lettura “sincretista”
In una lettera scritta a un pastore luterano nel marzo scorso, Benedetto XVI ribadiva che avrebbe fatto di tutto per scongiurare simili interpretazioni
La preoccupazione di una lettura sincretista dell’evento di Assisi è sempre stata presente nel pensiero di Benedetto XVI. La prova definitiva arriva con una lettera scritta dal papa stesso il 4 marzo 2011 al pastore luterano tedesco Peter Beyerhaus, un suo vecchio amico. Nella missiva, rilanciata anche dal sito del vaticanista Sandro Magister, il pontefice spiega i veri motivi dell’incontro interreligioso.
“Comprendo molto bene – scriveva il papa rivolgendosi al pastore luterano – la sua preoccupazione rispetto alla partecipazione all’incontro di Assisi. Però questa commemorazione doveva essere festeggiata in ogni modo e, dopo tutto, mi sembrava la cosa migliore andarvi personalmente, per poter provare in tal modo a determinare la direzione del tutto. Tuttavia farò di tutto affinché sia impossibile un'interpretazione sincretista o relativista dell’evento, e affinché resti fermo che sempre crederò e confesserò ciò che avevo richiamato all’attenzione della Chiesa con la 'Dominus Iesus'”.
Questo testo di papa Joseph Ratzinger è stato reso pubblico lo scorso 1 ottobre, con l'autorizzazione del destinatario della lettera, il pastore Beyerhaus, all'inizio di un convegno organizzato a Roma dall'associazione “Catholica Spes” sul significato della convocazione di Assisi.
E in precedenza lo stesso Beyerhaus vi aveva fatto cenno in un'intervista al giornale tedesco “Kirchliche Umschau” dello scorso aprile.
Fonte: vatican insider
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