lunedì 5 settembre 2011

La giornata del Papa


di Andrea Tornielli
Citta' Del Vaticano


La giornata di Benedetto XVI in Vaticano comincia poco dopo le sei, quando il Papa si alza. Verso le 6.50 Ratzinger esce dalla sua stanza e percorre i circa venti metri di distanza che separano la sua stanza dalla cappella. Quando entra in cappella, il Papa si ferma a pregare qualche istante, appoggia gli occhiali sull’altare, quindi va nella piccola sacrestia a indossare i paramenti. In quel momento i due segretari, il tedesco Georg Gänswein e il maltese Alfred Xuereb, sono già pronti per la celebrazione della messa. Partecipano al rito Loredana, Carmela, Cristina e Rossella, le «memores Domini» di Comunione e Liberazione che assistono il Papa nella vita quotidiana. È presente alla messa anche l’aiutante di camera, Paolo Gabriele. Terminata la messa Benedetto XVI si ferma in cappella a recitare il Breviario. La prima colazione, che viene servita nella sala da pranzo alle otto. Ratzinger a colazione mangia caffellatte, pane, burro e marmellata; qualche volta si concede dei dolci – ciambelle o biscotti – portati in dono da qualche visitatore. Terminata la colazione, il Papa si ritira nella sua camera. Alle 9, solitamente entra nel suo studio privato, adiacente la camera da letto, dove ci sono una scrivania e una libreria: è la stanza dalla quale si affaccia la domenica per la recita dell’Angelus.


Benedetto XVI inizia a lavorare, incontra un’altra laica consacrata, del movimento Schoenstatt, la signorina Birgit, la dattilografa che sa leggere meglio di chiunque altro la sua calligrafia. Dopo di lei, entra nello studio don Georg Gänswein, per discutere l’agenda della giornata e smistare il lavoro. Il lavoro del Pontefice prosegue fino alle ore 11, quando iniziano le udienze. Benedetto XVI scende al piano sottostante, nell’appartamento di rappresentanza. Qui riceve vescovi, capi di Stato, gruppi di fedeli.


Dopo le udienze, il Papa con i suoi segretari e l’aiutante di camera, risale al piano superiore, nell’appartamento privato. Il pranzo è servito alle 13,15. Se non ci sono ospiti a tavola con il Papa si siedono i segretari e le quattro «memores», mentre l’aiutante di camera serve il pranzo nei piatti. Prima delle 14 tutti si alzano da tavola.



Benedetto XVI e i suoi segretari vanno a fare una brevissima passeggiata nel giardino pensile fatto costruire da Paolo VI sul tetto del palazzo apostolico. Nel pomeriggio Ratzinger scende nei giardini vaticani per recitare il Rosario soffermandosi davanti alla riproduzione della grotta di Lourdes. Nel tardo pomeriggio, alle 18, ci sono le cosiddette «udienze di tabella», vale a dire le udienze regolari per alcuni dei collaboratori più stretti, come il cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone. Poi c’è ancora molto tempo dedicato alla preghiera: è in questo momento che il Papa, inginocchiato nella sua cappella privata, si rivolge a Dio secondo le intenzioni o le suppliche giunte da parte dei fedeli, che sono tenute nell’inginocchiatoio.


La cena è servita alle 19,30. Alle 20 in punto, il Papa e i suoi famigliari si spostano nell’adiacente salotto con le poltrone verdi e qui guardano il Tg1. Alle 20,30, finito il telegiornale, il Papa fa un’altra breve passeggiata, se possibile nel giardino pensile, altrimenti all’interno dell’appartamento, quindi alle 21 saluta tutti e si ritira, continuando a lavorare per un’altra ora o due nella sua biblioteca prima di coricarsi.


Dei quattro «angeli custodi» di Papa Ratzinger, le «memores», Loredana è la colonna portante della spaziosa cucina pontificia, rinnovata nell’estate del 2005 con mobili color metallo e ripiani grigi. Sul grande tavolo di marmo prendono forma i piatti serviti quotidianamente al Pontefice e ai suoi eventuali ospiti. Loredana si occupa della spesa e tiene i contatti con il supermercato vaticano, oltre che selezionare le verdure che arrivano ogni mattina dagli orti di Castelgandolfo.


Anche Carmela lavora in cucina, ed è specializzata nei dolci (strudel, crostate, tiramisù alla frutta), che sono ottimi ma leggeri. Carmela cura anche la stanza del Pontefice e il suo guardaroba. A Cristina è invece affidata la cappella dell’appartamento papale. Ma svolge anche di tanto in tanto dei lavori di segreteria. A Rossella, da poco arrivata in casa del Papa, in sostituzione di Emanuela Camagni, morta tragicamente nel novembre 2010 in un incidente d’auto, infine tocca la cura degli appartamenti dei due segretari. Inoltre, si occupa del magazzino dei doni rappresentati da generi alimentari e ne segue la redistribuzione, dato che Ratzinger e i suoi «familiari» non possono consumare tutto ciò che viene loro donato.


Fonte: La Stampa - 05.09.2011

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