domenica 22 agosto 2021

Ogni volta che si pensa che l’eutanasia sia la “soluzione”… bisogna pensare alla moglie di quest'uomo







di Valerio Paloma – Selezionato dal suo profilo facebook

Pensate all’amore esagerato per la vita e per la speranza che non finisce, termina o si esaurisce, neanche di fronte alla difficile condizione di irreversibilità.

Pensate a quando lo ha visto nel letto, immobile, privo persino della possibilità solo di sorridergli o accarezzargli il viso pieno di lacrime.

Pensate alla disperazione che prende il sopravvento ma non vince, perché “nel bene e nel male, nella buona e nella cattiva sorte, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.

Pensate soprattutto alla disperazione, ai soldi, tanti soldi, troppi soldi, che sono serviti per il sol rivederlo forse, fare un gesto di assenso o di amore incondizionato.

Pensate alla solitudine di quando i tanti, troppi amici o che si definivano tali, sono scomparsi all’improvviso, perché quel corpo morto tenuto in vita dalle macchine non poteva più garantire a nessuno niente.

Diciamocelo con franchezza, era molto più semplice dire “ecco qui l’assegno di 18.000€ e ci togliamo il pensiero”, spegniamo le macchine, sedazione profonda e una punturina di pentobarbital, “così ci togliamo il pensiero”, appunto.

Invece ha resistito alla tentazione, ha combattuto, non ha gettato la spugna, nonostante tutti probabilmente, glielo abbiano consigliato “per il suo bene”.

Ecco, se volete capire l’amore, guadate l’immagine qui sopra e sappiate che nonostante il marito non sia più quello, alto, bello, sorridente, atletico, ricco e campione, lei è rimasta lì, abbracciata alla speranza e a lui, come se nulla fosse successo, perché nulla può scalfire un’amore grande, talmente grande, da sconfiggere persino la morte. Pensateci!


Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri





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