Il cugino ha divorziato? ''Non è opportuno ora andargli a
parlare...'' L'amica vuole abortire? ''Sono situazioni delicate...'' Una coppia
di amici sta per fare la fecondazione artificiale? ''Poi li chiameremo...''
di
Tommaso Scandroglio
PROMETTE CHE PRIMA O POI SCENDERÀ IN CAMPO, MA NON LO FARÀ MAI
Che il lettore faccia bene attenzione. Il cattolico omissivo non dice: «Se il
cugino ha divorziato o l'amica vuole abortire o gli amici desiderano un figlio
in provetta o il conoscente vende derivati della cannabis sono fatti loro.
Ognuno è libero di fare le scelte che vuole», anche se questo entra in rotta di
collisione con quanto insegnato dalla Chiesa, aggiungiamo noi. No, questo è un
altro tipo di cattolico di cui forse ci occuperemo in futuro. Il cattolico
omissivo sa che il cugino, l'amica, i compagni di vacanze e il conoscente hanno
sbagliato e dunque non rimane invischiato in un contraddittorio pluralismo
dottrinale, però - ed è questo il problema - non fa nulla. Decide di non
decidere. Promettendo agli altri che prima o poi scenderà in campo, sa bene che
non lo farà mai. Fa melina con la propria coscienza, procrastina all'infinito
sperando che la situazione diventi così compromessa che de facto andrà in
prescrizione. E così il tempo diventerà suo alleato e si troverà ad ammettere:
«Ma cosa vuoi che vada a dire a mio cugino dopo anni che ha divorziato?
L'aborto ormai c'è stato, non andiamo a riaccendere un dolore antico. Il figlio
in provetta ha già tre anni, mi pare fuori luogo ora mettere in stato di accusa
i nostri amici. Quel cocktail spinelloso è in carta da tempo immemore, se gli
faccio un appunto lui mi potrà rispondere: "Perché non me lo hai detto
prima?"».
Dunque il cattolico omissivo è maestro nell'indietreggiare, nel temporeggiare, nel sottrarsi. L'astensione è il suo credo, il suo apostolato e la sua arma pastorale preferita. Lo spazio vuoto è la sua identità. Preferisce la sottrazione delle occasioni all'addizione e alla moltiplicazione delle stesse, trovandosi in grave difficoltà allorquando deve fornire una esegesi convincente del seguente passo paolino: «Insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna».
Altro suo grande alleato, oltre al tempo, in questa strategia rinunciataria sono gli effetti collaterali. Il soggetto credente omissivo non entra in azione perché se lo facesse:
1) metterebbe in imbarazzo le persone, quando invece è lui a sentirsi in imbarazzo a dire una parola giusta in più;
2) urterebbe la loro sensibilità, quando invece la loro sensibilità ha la peculiarità di essere insensibile al vero;
3) i rapporti di amicizia si romperebbero, quando invece l'amicizia esigerebbe
ogni tanto una parola franca per essere rinsaldata;
4) si darebbe una immagine falsa di sé e della Chiesa, quando invece la parola adatta aiuterebbe a cancellare l'immagine di un popolo di credenti assai insipidi.
In breve il cattolico omissivo si vende come fine stratega che aspetta il
momento più propizio per ghermire la preda, che sa conciliare fedeltà al
Vangelo e carità, chiarezza di idee e misericordia. Non è un grezzo
cattotalebano che si espone sempre e a sproposito, ma sa fiutare il vento
(dello Spirito). Tace, conscio che il suo silenzio è eloquente.
LA VIRTÙ DELLA PRUDENZA, QUELLA VERA
Detto ciò, attenzione a non cadere nel vizio opposto. A volte la virtù della prudenza - che non è invece il vizio della codardia appena descritto - esige di non fare e di non parlare. [...] A volte è bene omettere un'azione astrattamente buona per un bene maggiore che può voler dire: evitare che gli effetti negativi delle nostre azioni superino quelli positivi. Gesù docet quando parlò della zizzania.
Un esempio tratto da una vicenda accaduta realmente. Un gruppo di docenti cattolici di un ateneo italiano assai importante erano arcistufi di tutta una serie di iniziative arcobaleno che si svolgevano in università con la benedizione dei vertici accademici. C'era chi aveva proposto di scendere in piazza, di protestare, di scrivere al rettore e ai giornali. Prevalse un'altra linea e fecero bene: prevalse la strategia del non fare nulla. Per quale motivo? Perché i docenti cattolici erano quattro gatti. Le lobby Lgbt dell'ateneo e soprattutto quelle fuori di esso, ben più potenti e numerose, avrebbero avuto facilmente la testa di ciascuno servita su un piatto d'argento, li avrebbero seppelliti sotto cumuli di critiche. Sarebbero stati dipinti senza appello come omofobi, intolleranti, non inclusivi, retrivi e tutta la solita litania di insulti made in Gayland. Insomma sarebbe stato da stupidi uscire dalla barricata e gridare a un centinaio di cecchini: «Vi ammazzo tutti!». Quel poco di bene che avevano seminato e, soprattutto, che avrebbero potuto seminare in futuro tra gli studenti sarebbe scomparso. Un docente professionalmente e mediaticamente «morto» non serve più a nessuno. Esempi simili si possono moltiplicare all'infinito.
Il cattolico omissivo è in genere ben istruito su queste casistiche e le usa per celare le proprie timidezze, le proprie vigliaccherie, le proprie pavidità. Insomma usa il paravento della prudenza per mandare avanti gli altri e dire di aspettare il momento opportuno. Ma - ed è qui che sta il problema - il momento opportuno non arriva mai: perché siamo sotto le feste, perché le feste sono appena finite, perché i figli hanno ripreso la scuola, perché hanno appena finito la scuola, perché Tizio non è dell'umore adatto per parlarci o perché è in lutto, gli è nata la figlia, si è appena sposato, ha perso il lavoro, ne ha trovato uno nuovo, ha fatto trasloco. E alla fine, dopo mille treni che sono passati dalla sua stazione, il cattolico omissivo, con un certo sollievo per aver scampato il pericolo, allargherà triste le braccia e sospirando ammetterà: «È troppo tardi». Insomma, avrebbe voluto, ma le circostanze gli hanno remato contro. Tante buone intenzioni quante occasioni perse.
Ma se il bene si può omettere, al giudizio finale non si può scampare. A questo
proposito giova ricordare che il cattolico omissivo si ciba della tiepidezza e
«poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla
mia bocca».
(Da Bastabugie del 18/08/2021)
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