sabato 7 dicembre 2019

Loreto: boom delle comunioni in ginocchio





7 DICEMBRE 2019

Fedeli " in grado di vedere più lontano degli altri perché sono rivolti a Dio” (J.Ratzinger/Benedetto XVI)




Una guida turistica, professionalmente attiva nei grandi Santuari, ci ha scritto per condividere con noi il suo commosso compiacimento per quei fedeli che "in numero sempre maggiore" nel Santuario della Santa Casa di Loreto si inginocchiano sul freddo pavimento per ricevere degnamente la Santa Comunione. "...sono sempre di più - ci ha scritto - i fedeli che, anche in assenza degli
inginocchiatoi, non esitano ad inginocchiarsi durante la Consacrazione e quando ricevono la Comunione".
Un santo e devoto atteggiamento perfettamente in regola con le direttive liturgiche vigenti (vedi QUI e QUI), che si pone all'opposto dei diktat illegittimi dei chierici imbevuti di modernismo o di protestantesimo.
I fedeli debbono essere informati che la "Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ribadisce che «la pratica di inginocchiarsi per la Sacra Comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un segno di adorazione particolarmente espressivo, del tutto appropriato alla luce della vera, reale e sostanziale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate» (Lettera This Congregation, 1 luglio 2002: trad. it. Enchiridion Vaticanum vol. XXI, p. 471 n. 666). Il Dicastero chiarisce che non è lecito rifiutare la Sacra Comunione per la semplice ragione che i comunicandi scelgono di riceverla in ginocchio (cf. Istruzione Redemptionis Sacramentum, n. 91)" (cfr. Sito Ufficiale della Santa Sede, Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Santo Padre QUI ). 

E' lo Spirito Santo che ispira buoni e devoti sentimenti nei semplici fedeli soprattutto nei tristi momenti in cui la fede è fortemente minacciata dal relativismo e dal sincretismo; ci vengono in mente due riflessioni che nel tempo hanno assunto la caratteristica di profezia: la prima del teologo Joseph Ratzinger il 24 dicembre del 1969 "...la gente vedrà quel piccolo gregge di credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per se stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto - il futuro della Chiesa - non risiederà in coloro che cercano affannosamente di adattarsi alle mode del momento e di lanciare slogan orecchiabili, ma nei santi, in grado di vedere più lontano degli altri perché rivolti a Dio” (cfr. La Spigola QUI ).

La seconda riflessione profetica è di otto anni dopo quella di Ratzinger quando il Papa Paolo VI in una famosa intervista al filosofo e scrittore Jean Guitton l' 8 settembre 1977 affermò realisticamente: «C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: “Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?”. Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo talvolta il Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine? Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto può durare ancora molto a lungo. Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia» (cfr. Il Timone QUI ). 

Solo pochi giorni fa MiL si era accupata dell'ennesimo triste episodio avvenuto questa volta a Monteprandone, Diocesi di San Benedetto del Tronto, allorchè un fedele che con molta discrezione aveva " fatto defluire la fila davanti a sé, poi quando è stato il suo turno si è inginocchiato per prendere l’ostia dalle mani del prete, a quel punto il parroco della parrocchia Regina Pacis don Gian Luca Pelliccioni, lo ha invitato ad alzarsi di fronte allo stupore dello stesso Galluzzi e degli altri fedeli" (cfr.MiL QUI).
Una vicenda tutt'altro che conclusa! 

La guida turistica ci invita infine a ringraziare il Signore per "la devozione verso il Santissimo Sacramento che molti fedeli con coraggio ed in numero crescente stanno dimostrando ".
Speriamo che la testimonianza dei fedeli " del piccolo gregge" possa ispirare una più consona devozione sul grande mistero del Corpo e Sangue del Signore!

AC
















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