domenica 24 febbraio 2013

IL TEMPO DELLA VOLONTA'








di Stefano Arnoldi 

Vediamo persone che dicono di essere cattoliche eppure decidono incoerentemente di votare partiti politici sapendo benissimo che una volta al Governo metteranno in atto programmi in chiara opposizione ai principi non negoziabili indicati dal Papa.

Vediamo giovani, flotte di giovani, che sostengono di essere cattolici e tuttavia decidono di convivere piuttosto che sposarsi, fregandosene altamente degli insegnamenti di Gesù Cristo in materia, incuranti del fatto che la convivenza rappresenta la più alta forma di tradimento dell’amore.

E lo stesso dicasi per tutti quei giovani che, pur portando una piccola croce al collo, ritengono normale e assolutamente una prova di libertà e maturità (sic!) passare le vacanze con il compagno/a tanto amato/a, per nulla preoccupati del fatto che trascorrere un periodo vacanziero come se si fosse già marito e moglie (e comportarsi come se si fosse già marito e moglie) non è affatto una cosa normale e ancor più una cosa di poco conto…

Gli esempi potrebbero proseguire ma già questi sono più che sufficienti per dimostrare la deriva di fede che si è raggiunto in questi tempi: oggi ci si ritiene cattolici qualsiasi cosa si pensi. La morale è un fatto privato e ciascuno si dà le regole che meglio crede: questo significa essere cattolici adulti.

La realtà dice invece un’altra cosa: il proprio egoismo unito ad un concetto falsato di libertà hanno soppiantato la ragione, il cuore, in ultima analisi: l’anima. Si vive così in una continua contraddizione la cui enorme evidenza ci sovrasta a tal punto che nemmeno sappiamo più vederla e riconoscerla… oppure, il che è assai peggio, fingiamo (per comodità) di non riconoscerla.

Ci scordiamo che la vita è una lotta tra il Bene e il male, tra Cristo e il satana (che non è certo una credenza popolare di stampo medievale ma un essere vivo e vegeto).

Ci stiamo scavando la fossa con le nostre mani, e lo facciamo con il sorriso sulle labbra. Vengono alla memoria le parole di Santa Caterina da Siena (nel suo Dialogo della Divina Provvidenza) quando paragona coloro che decidono di vivere contro l’insegnamento di Cristo come agnelli che si ingrassano prima del macello… è quel gaio nichilismo che prima o poi ci presenterà il conto e allora sì, saremo costretti a prendere atto delle scelte folli che abbiamo fatto, e prenderemo coscienza che invece che costruire abbiamo impiegato il nostro tempo continuamente a distruggere: distruggere noi stessi, il nostro futuro e quello degli altri. Come verremo ripagati?

Ma la domanda più importante è: come riparare e riscattare una vita macchiata da scelte sbagliate?
È arrivato il tempo della volontà, non vi è dubbio: questo è il tempo della volontà, cioè della scelta, della decisione: non possiamo più accontentarci di ricevere la fede come fosse un pacco preconfezionato con all’interno una sorta di sbiaditi dettami comportamentali intrisi di sentimentalismo…

Dobbiamo cercarla, la fede! Perché la fede è altro, è ciò che stravolge l’esistenza, è ciò che salva e che ci salverà. È ciò che già in questa vita è unicamente in grado di dispensare la vera serenità tanto agognata, illuminando con una luce tutta speciale le esperienze di vita che viviamo: la sofferenza diventerà eroismo, l’amore con la persona amata diventerà felicità, l’onestà in qualsiasi situazione diventerà purezza, la testimonianza alla verità diventerà vita cristiana, l’amore per la verità diventerà presenza cattolica.

Di fondamentale importanza è comprendere cosa sia e quale potenza conservi la S. Messa che non è una sorta di rappresentazione teatrale così come è troppo spesso ridotta in tante parrocchie che vanno a braccetto con l’eresia protestante, ma la vera celebrazione e ripresentazione di un Mistero grazie alla quale ci si sente trasportati nel tempo, come uno stargate, ai piedi della Croce per assistere alla crocefissione di Cristo, che ci redime.

E i sacramenti? Sono solo gesti esteriori o davvero realizzano l’incredibile?...
La verità è a portata di mano purché ci si decida ad intraprendere un percorso di ricerca che come minimo ci stravolgerà la vita elevandoci dalla mediocrità morale e dalla vita noiosa che non vogliamo vivere e che pur tuttavia abbiamo abbracciato.

Il viaggio ha inizio: dove posso trovare la fede? In un solo luogo: la Chiesa. Ma quale Chiesa? La nostra attenzione e il nostro dovere siano indirizzati alla ricerca di quei veri pastori che sono veramente tali, memori del fatto che tanti Pontefici hanno messo in guardia dai lupi travestiti da agnelli (anche e soprattutto in ambito ecclesiastico). Come riconoscerli? “Guardiamo” la Tradizione e loro lì saranno…buona ricerca!



Corsia dei Servi


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