L’impulso suicida dell’Europa e la guerra in Ucraina. La sconfitta dell’Occidente di Emmanuel Todd
Di Stefano Fontana, 10 Gen 2025
Ci siamo già occupati [vedi QUI] del libro di Emmanuel Todd La sconfitta dell’Occidente (Fazi Editore, Roma 2024), ora presentiamo qualche altro aspetto interessante del volume. Approfitto, qui all’inizio della recensione, per ricordare che sull’argomento della guerra in Ucraina da cui Todd prende le mosse per questo suo libro, abbiamo pubblicato diversi autorevoli interventi: QUI (Gianfranco battisti), QUI (Danilo Castellano), QUI (una Nota dell’Osservatorio), QUI (Giovanni Lazzaretti), QUI (Gianfranco Battisti), QUI (Giovanni Lazzaretti), QUI (Stefano Fontana).
Per capire la guerra in Ucraina l’autore illustra dapprima la sorpresa costituita dalla stabilità russa. Si era pensato di risolvere il problema russo escludendo quella nazione dal sistema SWIFT, ma Mosca ha dimostrato di avere una stabilità interna molto solida. Mentre gli USA sono al 27mo posto nella graduatoria mondiale sulla corruzione, la Russia è al 136mo e con un tasso di mortalità infantile inferiore a quello degli Stati Uniti. La Russia è il primo esportatore mondiale di centrali nucleari, ha più ingegneri degli Stati Uniti, ha una società stabilizzata e un’economia che funziona. Le sanzioni sono state trasformate in una opportunità, investendo per produrre in proprio i beni sanzionati. Mentre l’Occidente dipinge Puntin come uno Zar o come Stalin, la Russia è una “democrazia autoritaria”, certamente non liberale ma con alcuni elementi interessanti come l’attaccamento all’economia di mercato e il rispetto pieno della libertà di movimento, compresa la libertà di uscire dal Paese mantenuta anche durante la guerra.
La visione della Russia come una autocrazia e dell’Occidente come la democrazia non regge. Qui da noi, secondo Todd, siamo in una situazione di “post-democrazia” e la nostra democrazia liberale è in fase terminale. L’idea di uguaglianza è finita ed emergono l’elitismo e il populismo. Il primo accusa la deriva dei popoli verso le destre xenofobe, il secondo accusa le élite di voler sprofondare in un globalismo totale. In questo conflitto sparisce la classe media, che è centrale per la democrazia liberale. Se quella russa è una “democrazia autoritaria”, quella occidentale è una “oligarchia liberale” per cui non si può dire che la guerra in Ucraina sia tra la democrazia occidentale e l’autocrazia russa. Formalmente i Paesi occidentali sono democratici, ma è venuto a mancare il costume democratico con il fenomeno della atomizzazione sociale.
Come abbiamo già osservato nella precedente Nota sopra ricordata, Todd adopera la religione come criterio di valutazione dell’Occidente, distinguendo tra una religione attiva, una religione zombi e una religione zero. Nella prima condizione la religione svolge un ruolo attivo nella società; nella seconda la religione si è molto secolarizzata e indebolita ma i genitori battezzano ancor ai figli, ci si sposa e si tumulano i defunti. I segni che si è arrivati alla religione zero sono questi ma al contrario: basta battesimi, accettazione del matrimonio omosessuale, cremazione generalizzata dei defunti.
In occidente siamo al “vuoto religioso assoluto” (p. 161) e anche le “credenze sostitutive” sono state abbandonate. La conseguenza è che questo stato zero della religione ha “spazzato via il sentimento nazionale, l’etica del lavoro, il concetto di una morale sociale vincolante, la capacità di sacrificarsi per la comunità”, il che secondo Todd rende fragile l’Occidente in guerra. Il nichilismo è onnipresente in Occidente e noi viviamo come “una moltitudine di nani mimetici” (p. 165).
Diversi capitoli del libro sono dedicati al “suicidio dell’Europa”. La guerra in Ucraina è stato un potente segno di questo suicidio: “… sappiamo ormai che la Russia non verrà sconfitta. Perché allora accanirsi in una guerra infinita?”; “per quale motivo, in assenza di qualsiasi minaccia militare, gli europei, e in particolare il gruppo dei sei paesi originari, si sono impegnati in un conflitto così contrario ai loro interessi e il cui intento ufficiale è moralmente dubbio?” (p. 172).
Diversi capitoli del libro sono dedicati al “suicidio dell’Europa”. La guerra in Ucraina è stato un potente segno di questo suicidio: “… sappiamo ormai che la Russia non verrà sconfitta. Perché allora accanirsi in una guerra infinita?”; “per quale motivo, in assenza di qualsiasi minaccia militare, gli europei, e in particolare il gruppo dei sei paesi originari, si sono impegnati in un conflitto così contrario ai loro interessi e il cui intento ufficiale è moralmente dubbio?” (p. 172).
Si sapeva che la guerra avrebbe aumentato i tassi di inflazione, l’interruzione delle relazioni economiche con la Russia, un gravissimo aumento della dipendenza energetica. Secondo Todd la colpa non è tutta degli Stati Uniti ma della morte del progetto europeo del senso di vuoto che colpisce le nostre élite e classi medie. L’Unione è “un sistema pesante e complesso, ingestibile e letteralmente irreparabile” (p. 174), è una “macchina disfunzionale”. L’abdicazione al potere del gigante tedesco e la rinuncia alla libertà da parte delle élite europee nel loro complesso stanno a dimostrare – secondo Todd – da dove è partito l’”impulso suicida”.
Con ciò Todd non intende minimizzare la dipendenza europea dagli Stati Uniti, infatti “resta da comprendere per quale motivo, all’inizio della guerra in Ucraina, tutti i leader europei, ad eccezione di Viktor Orban, abbiano obbedito a Washington” (p. 186). La risposta è che a seguito dell’azzeramento religioso ed ideologico nessuno possedeva più un’autonomia di pensiero o di azione. Interessanti le osservazioni sui meccanismi di controllo finanziario ma non solo in mano al governo americano. La NSA sa tutto su ognuno di noi europei, essa è più interessata a spirare gli amici che non i nemici. Todd non usa mezzi termini: “L’Europa occidentale è una seconda America latina” (p. 194). Questa dipendenza è mantenuta in vita nonostante l’indebolimento degli USA, ed è espressione della disintegrazione economica ma anche religiosa e sociale di Inghilterra, Germania e Scandinavia. Interessanti le analisi di Norvegia (autrice del boicottaggio all’oleodotto del Baltico), Danimarca, che Todd definisce “pedina dell’America”, e Svezia.
Il libro si conclude con un breve capitolo dal titolo “Come gli Stati Uniti sono caduti nella trappola ucraina (1990-2022)”. Interessanti in particolare le pagine sul primo mandato Trump e poi sull’accelerazione degli eventi con Biden. Poiché a breve Trump sarà operativo come presidente degli USA, sarà interessante verificare se la sua linea di allora anche riguardo all’Ucraina e che Todd definisce “incoerente” verrà ripresa o rivoluzionata.
(Foto: Pixabay)
Con ciò Todd non intende minimizzare la dipendenza europea dagli Stati Uniti, infatti “resta da comprendere per quale motivo, all’inizio della guerra in Ucraina, tutti i leader europei, ad eccezione di Viktor Orban, abbiano obbedito a Washington” (p. 186). La risposta è che a seguito dell’azzeramento religioso ed ideologico nessuno possedeva più un’autonomia di pensiero o di azione. Interessanti le osservazioni sui meccanismi di controllo finanziario ma non solo in mano al governo americano. La NSA sa tutto su ognuno di noi europei, essa è più interessata a spirare gli amici che non i nemici. Todd non usa mezzi termini: “L’Europa occidentale è una seconda America latina” (p. 194). Questa dipendenza è mantenuta in vita nonostante l’indebolimento degli USA, ed è espressione della disintegrazione economica ma anche religiosa e sociale di Inghilterra, Germania e Scandinavia. Interessanti le analisi di Norvegia (autrice del boicottaggio all’oleodotto del Baltico), Danimarca, che Todd definisce “pedina dell’America”, e Svezia.
Il libro si conclude con un breve capitolo dal titolo “Come gli Stati Uniti sono caduti nella trappola ucraina (1990-2022)”. Interessanti in particolare le pagine sul primo mandato Trump e poi sull’accelerazione degli eventi con Biden. Poiché a breve Trump sarà operativo come presidente degli USA, sarà interessante verificare se la sua linea di allora anche riguardo all’Ucraina e che Todd definisce “incoerente” verrà ripresa o rivoluzionata.
(Foto: Pixabay)
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