mercoledì 2 ottobre 2024

Card. Muller: L’elenco dei nuovi peccati è “una lista di controllo dell’ideologia woke e gender, mascherata da cristiana”



Di seguito  l’articolo scritto da Simon Caldwell, pubblicato su Catholic Herald nella traduzione curata da Sabino Paciolla, 2 Ottobre 2 2024.



 Simon Caldwell

Un importante cardinale tedesco ha criticato duramente i piani per una “celebrazione penitenziale” in Vaticano, sostenendo che il servizio promuoverà “ideologie non cattoliche” equiparando le offese contro “l’ideologia woke e gender” ai peccati.

Il cardinale Gerhard Müller si è espresso in merito alla preoccupazione che l’evento previsto per il 1° ottobre, in coincidenza con l’inizio della 16ª Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, elenchi una serie di “peccati inventati di recente dagli uomini” invece di quelli universalmente riconosciuti dalla Chiesa.

Il cardinale Müller, che è stato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede tra il 2012 e il 2017, ha detto che il servizio promuove “ideologie non cattoliche”.

Tra i peccati che si chiederà di perdonare a Dio durante la “celebrazione penitenziale” ci sono il “peccato contro la creazione”, il “peccato contro i migranti”, il “peccato di usare la dottrina come pietre da scagliare” e quello che viene descritto come “il peccato contro la sinodalità – la mancanza di ascolto, comunione e partecipazione contro tutti”.

La funzione avrà luogo nella Basilica di San Pietro e sarà presieduta da Papa Francesco.

In un articolo per Kath.net, un sito web cattolico tedesco, il cardinale Müller ha affermato che l’elenco dei peccati “si legge come una lista di controllo dell’ideologia woke e gender, un po’ faticosamente mascherata da cristiana”.

Il cardinale ha spiegato che: “Per ingannare i creduloni, ci sono anche misfatti che ogni cristiano dovrebbe dare per scontati. Gli ingenui possono essere accecati dalla compilazione arbitraria di veri e propri peccati contro il prossimo e dalla critica giustificata delle invenzioni teologicamente assurde di coloro che sono coinvolti nel sinodo”.

E ha aggiunto: “L’insegnamento della Chiesa non è, come credono alcuni anti-intellettuali nell’episcopato, che amano invocare i loro doni pastorali a causa della loro mancanza di formazione teologica, una teoria accademica sulla fede, ma la presentazione razionale della parola rivelata di Dio che vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità attraverso l’unico mediatore tra Dio e gli uomini: l’uomo Cristo Gesù, la Parola di Dio suo Padre fatta carne”.

“Non c’è nemmeno il peccato contro una forma di sinodalità che viene usata come strumento di lavaggio del cervello per screditare i cosiddetti conservatori come uomini di ieri e farisei mascherati, e per farci credere che le ideologie progressiste che hanno portato al declino delle Chiese in Occidente negli anni ’70 sono il completamento delle riforme del Vaticano II che sarebbero state fermate da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”.

“La cooperazione di tutti i credenti al servizio della costruzione del Regno di Dio è nella natura della Chiesa come Popolo di Dio, Corpo di Cristo e Tempio dello Spirito Santo.

“Ma non si può relativizzare l’ufficio episcopale basando la partecipazione al Sinodo dei Vescovi sul sacerdozio comune di tutti i credenti e su una nomina papale, mettendo così implicitamente da parte la sacramentalità del ministero ordinato – l’ordine di vescovo, sacerdote, diacono – e in definitiva relativizzando la costituzione gerarchico-sacramentale della Chiesa di diritto divino che Lutero aveva negato in linea di principio”.

Il cardinale Müller ha proseguito: “Nel complesso, i grandi agitatori dei percorsi sinodali e del sinodalismo dilagante sono più preoccupati di acquisire posizioni influenti e di attuare i loro ideologismi acattolici che di rinnovare la fede in Cristo nei cuori delle persone”.

“Il fatto che le istituzioni della Chiesa in Paesi un tempo interamente cristiani si stiano sgretolando – seminari vuoti, ordini religiosi morenti, rottura di matrimoni e famiglie, dimissioni di massa dalla Chiesa, [tra cui] diversi milioni di cattolici in Germania – non li scuote nel profondo.

“Continuano ostinatamente a perseguire la loro agenda, che equivale alla distruzione dell’antropologia cristiana, finché l’ultima persona non spegne le luci e le casse della Chiesa sono vuote”.

Il cardinale conclude: “Un rinnovamento della Chiesa nello Spirito Santo può avvenire solo se il Papa, a nome di tutti i cristiani, confessa con coraggio e a voce alta la sua fede in Gesù e gli dice: ‘Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente’”.

La “celebrazione penitenziale” segna la fine di un ritiro spirituale di due giorni per tutti i partecipanti che prenderanno parte alla sessione conclusiva del Sinodo triennale.

Il ritiro prevede le testimonianze di tre persone che hanno subito il peccato della guerra, il peccato dell’abuso e, secondo le parole degli organizzatori, il peccato dell’“indifferenza al dramma presente nel crescente fenomeno delle migrazioni in tutto il mondo”.

La cerimonia penitenziale lamenterà anche i peccati di povertà e contro le donne, la famiglia, i giovani, la pace e le popolazioni indigene. Al termine della confessione dei peccati, il Papa chiederà il perdono di Dio e dell’intera umanità.

L’evento è stato organizzato congiuntamente dalla Diocesi di Roma, dalla Segreteria Generale del Sinodo e dall’Unione dei Superiori Generali. In un annuncio congiunto, hanno dichiarato che la liturgia “rivolge lo sguardo interiore della Chiesa ai volti delle nuove generazioni”.

“Infatti, saranno i giovani presenti nella Basilica a ricevere il segno che il futuro della Chiesa è loro, e che la richiesta di perdono è il primo passo di una credibilità piena di fede e missionaria che deve essere stabilita”, hanno detto gli organizzatori.

Il cardinale Müller è uno degli alti esponenti della Chiesa che hanno criticato apertamente il Sinodo.


Nel 2022, in un’intervista a EWTN, ha affermato che il Sinodo è una “occupazione della Chiesa cattolica” e una “acquisizione ostile della Chiesa di Gesù Cristo”.

Il cardinale ha detto che i sostenitori del Sinodo cercano la “distruzione della Chiesa cattolica” e ha invitato gli altri cattolici a rifiutarlo e ad opporsi.








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