di Paola Belletti
Il nostro avversario detesta la gioia, ma apprezza il divertimento. Se per divertimento intendiamo ciò che significa davvero: distrazione sistematica da ciò che ci riguarda nel modo più intimo e definitivo, l’amore di Dio e la salvezza portata da Cristo, viva e operante con tutta la potenza della Sua grazia nella Chiesa. Il demonio ci studia e ostacola la vita spirituale dei credenti in modo costante e instancabile; come se volesse replicare, pervertendola, la presenza perenne di Dio, lui mette in scena il tormento.
Lo scopo preciso della sua azione persistente è distoglierci dal rapporto con Cristo e impedire che attecchisca in noi il seme della salvezza, in modo che la vita nuova che il Salvatore ci offre non cresca. Un ottimo sistema per difenderci dalla sua azione è sapere quali azioni e comportamenti non sopporta che mettiamo in atto, come suggerisce questo contributo da Religion en Libertad.
1 LA CONOSCENZA DELLE SCRITTURE
Quando Gesù, che è Dio e pienamente uomo, è fiaccato dal lungo digiuno nel deserto (vedi Matteo 4, 1-11), il diavolo lo tenta, è con la Parola di Dio che si difende e lo respinge. «Prima usa le Scritture quando vuole trasformare le pietre in pane. Poi chiede a Gesù di tentare il Signore, gettandosi dal pinnacolo del tempio. Infine, il diavolo gli chiede, adulandolo, di eludere la volontà del Padre Celeste.» E Cristo respinge tutte le frecce delle tentazioni facendosi scudo con le Scritture. Per questo anche l’Apostolo delle genti ci esorta con queste parole: «Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità. (2 Timoteo 2, 15)»
2 L’ADORAZIONE
Ciò che detesta è che noi adoriamo davvero Gesù Cristo. Perché «quando glorifichiamo Cristo, si elimina ogni spazio per esaltare la potenza dell’uomo. La nostra adorazione si basa sulla gratitudine. Quello che facciamo in quel momento è sotto la direzione dello Spirito Santo e non può essere manipolato dai disegni dell’uomo.» Apprezza invece molto tutto ciò che riduce l’adorazione a spettacolo e messa in scena e non ha nessun nesso significativo con la nostra vita personale. Se la nostra adorazione devia la sua traiettoria e la piega verso il mondo e l’uomo, il nemico se ne compiace.
3 LA PREDICAZIONE DELLA PAROLA
Quando sacerdoti, catechisti, laici impegnati nell’evangelizzazione si danno da fare per rendere interessanti e accattivanti le loro proposte, magari usando testi di scrittori di tendenza il nemico si rilassa e si gode lo spettacolo perché in questo modo si dà una tregua al potere convincente dello Spirito Santo. (…) Per questo il consiglio di Paolo a Timoteo è di predicare la Parola, che sia popolare o meno tra la gente. Il diavolo ama il predicatore che non parla della Parola di Dio o che fa battute sul peccato.
4 OCCUPARSI DELLE COSE DEL PADRE
Un’altra cosa che respinge l’azione molesta e corruttrice del demonio è il nostro costante orientamento alle “cose del Padre nostro”. Eppure quanto può risultarci difficile dedicare del tempo alle cose di Dio? Molte volte usiamo la scusa della mancanza di tempo, ma quante ore si perdono sui social media o guardando la TV? Il diavolo ama quando la Chiesa è consumata dagli affari del mondo. Gesù stesso, ancora bambino (cfr Luca 2:43-49)., risponde con fermezza ai suoi genitori angosciati per averlo smarrito che il suo compito era occuparsi delle cose di Suo Padre. Non è mancanza di amore per le relazioni terrene, è invece il rispetto e l’esercizio del vero ordine che deve governare tutti i nostri amori e quindi anche l’uso del nostro tempo.
5 RELAZIONI UMANE SANE
Di solito i credenti tessono le loro amicizie tra persone che condividono la stessa fede e frequentano la Chiesa. Sono amicizie di qualità se ci aiutano a vivere ancora più profondamente e nella verità la nostra dimensione spirituale e incoraggiano la nostra crescita e la nostra responsabilità, come insegna il proverbio che “ferro con ferro si affila”. Proprio in Ebrei 10:25 , si parla dell’importanza di “non smettere di riunirci”. Se volete fare un dispetto al demonio sono queste le relazioni da coltivare con particolare cura. Se invece releghiamo la nostra vita di fede solo alla domenica e per il resto siamo nel mondo e anche del mondo allora gli diamo una discreta soddisfazione.
6 L’UMILTA’ E LA MITEZZA DEL CUORE
Il rischio che corriamo andando avanti con l’età è quello di indurirci, di diventare più ispidi nei modi e meno disponibili alla conversione continua che ci chiede lo Spirito. Per questo Gesù chiede un percorso opposto a quello che il mondo di solito favorisce: nella vita dello spirito più si procede e più si torna bambini. Il seme della Sua Parola cerca terreni morbidi, smossi e desiderosi di accoglierlo per farlo germogliare: Il cuore dei giovani e degli umili è la terra desiderata, perché non è stata indurita dalle macchinazioni del mondo, né è così piena delle cose del mondo da non avere più posto per la Parola di Dio. Il diavolo non vuole la terra fertile e desidera che l’uomo sia sensibile al mondo il più possibile.
7 UNA VITA ORDINATA
La salute del corpo come quella della mente e dello spirito hanno bisogno di ordine. Non servono corsi o sessioni di life coaching per impostare al meglio la nostra vita di credenti, basta obbedire a Dio e a ciò che ci insegna nelle Scritture: Le Scritture modellano le nostre priorità e distribuiscono il nostro tempo. Gli affari di Dio devono avere la precedenza su qualsiasi obbligo mondano. Qualsiasi cosa fuori dall’ordine fa sì che il diavolo entri nella nostra vita.
Il nostro avversario detesta la gioia, ma apprezza il divertimento. Se per divertimento intendiamo ciò che significa davvero: distrazione sistematica da ciò che ci riguarda nel modo più intimo e definitivo, l’amore di Dio e la salvezza portata da Cristo, viva e operante con tutta la potenza della Sua grazia nella Chiesa. Il demonio ci studia e ostacola la vita spirituale dei credenti in modo costante e instancabile; come se volesse replicare, pervertendola, la presenza perenne di Dio, lui mette in scena il tormento.
Lo scopo preciso della sua azione persistente è distoglierci dal rapporto con Cristo e impedire che attecchisca in noi il seme della salvezza, in modo che la vita nuova che il Salvatore ci offre non cresca. Un ottimo sistema per difenderci dalla sua azione è sapere quali azioni e comportamenti non sopporta che mettiamo in atto, come suggerisce questo contributo da Religion en Libertad.
1 LA CONOSCENZA DELLE SCRITTURE
Quando Gesù, che è Dio e pienamente uomo, è fiaccato dal lungo digiuno nel deserto (vedi Matteo 4, 1-11), il diavolo lo tenta, è con la Parola di Dio che si difende e lo respinge. «Prima usa le Scritture quando vuole trasformare le pietre in pane. Poi chiede a Gesù di tentare il Signore, gettandosi dal pinnacolo del tempio. Infine, il diavolo gli chiede, adulandolo, di eludere la volontà del Padre Celeste.» E Cristo respinge tutte le frecce delle tentazioni facendosi scudo con le Scritture. Per questo anche l’Apostolo delle genti ci esorta con queste parole: «Sforzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità. (2 Timoteo 2, 15)»
2 L’ADORAZIONE
Ciò che detesta è che noi adoriamo davvero Gesù Cristo. Perché «quando glorifichiamo Cristo, si elimina ogni spazio per esaltare la potenza dell’uomo. La nostra adorazione si basa sulla gratitudine. Quello che facciamo in quel momento è sotto la direzione dello Spirito Santo e non può essere manipolato dai disegni dell’uomo.» Apprezza invece molto tutto ciò che riduce l’adorazione a spettacolo e messa in scena e non ha nessun nesso significativo con la nostra vita personale. Se la nostra adorazione devia la sua traiettoria e la piega verso il mondo e l’uomo, il nemico se ne compiace.
3 LA PREDICAZIONE DELLA PAROLA
Quando sacerdoti, catechisti, laici impegnati nell’evangelizzazione si danno da fare per rendere interessanti e accattivanti le loro proposte, magari usando testi di scrittori di tendenza il nemico si rilassa e si gode lo spettacolo perché in questo modo si dà una tregua al potere convincente dello Spirito Santo. (…) Per questo il consiglio di Paolo a Timoteo è di predicare la Parola, che sia popolare o meno tra la gente. Il diavolo ama il predicatore che non parla della Parola di Dio o che fa battute sul peccato.
4 OCCUPARSI DELLE COSE DEL PADRE
Un’altra cosa che respinge l’azione molesta e corruttrice del demonio è il nostro costante orientamento alle “cose del Padre nostro”. Eppure quanto può risultarci difficile dedicare del tempo alle cose di Dio? Molte volte usiamo la scusa della mancanza di tempo, ma quante ore si perdono sui social media o guardando la TV? Il diavolo ama quando la Chiesa è consumata dagli affari del mondo. Gesù stesso, ancora bambino (cfr Luca 2:43-49)., risponde con fermezza ai suoi genitori angosciati per averlo smarrito che il suo compito era occuparsi delle cose di Suo Padre. Non è mancanza di amore per le relazioni terrene, è invece il rispetto e l’esercizio del vero ordine che deve governare tutti i nostri amori e quindi anche l’uso del nostro tempo.
5 RELAZIONI UMANE SANE
Di solito i credenti tessono le loro amicizie tra persone che condividono la stessa fede e frequentano la Chiesa. Sono amicizie di qualità se ci aiutano a vivere ancora più profondamente e nella verità la nostra dimensione spirituale e incoraggiano la nostra crescita e la nostra responsabilità, come insegna il proverbio che “ferro con ferro si affila”. Proprio in Ebrei 10:25 , si parla dell’importanza di “non smettere di riunirci”. Se volete fare un dispetto al demonio sono queste le relazioni da coltivare con particolare cura. Se invece releghiamo la nostra vita di fede solo alla domenica e per il resto siamo nel mondo e anche del mondo allora gli diamo una discreta soddisfazione.
6 L’UMILTA’ E LA MITEZZA DEL CUORE
Il rischio che corriamo andando avanti con l’età è quello di indurirci, di diventare più ispidi nei modi e meno disponibili alla conversione continua che ci chiede lo Spirito. Per questo Gesù chiede un percorso opposto a quello che il mondo di solito favorisce: nella vita dello spirito più si procede e più si torna bambini. Il seme della Sua Parola cerca terreni morbidi, smossi e desiderosi di accoglierlo per farlo germogliare: Il cuore dei giovani e degli umili è la terra desiderata, perché non è stata indurita dalle macchinazioni del mondo, né è così piena delle cose del mondo da non avere più posto per la Parola di Dio. Il diavolo non vuole la terra fertile e desidera che l’uomo sia sensibile al mondo il più possibile.
7 UNA VITA ORDINATA
La salute del corpo come quella della mente e dello spirito hanno bisogno di ordine. Non servono corsi o sessioni di life coaching per impostare al meglio la nostra vita di credenti, basta obbedire a Dio e a ciò che ci insegna nelle Scritture: Le Scritture modellano le nostre priorità e distribuiscono il nostro tempo. Gli affari di Dio devono avere la precedenza su qualsiasi obbligo mondano. Qualsiasi cosa fuori dall’ordine fa sì che il diavolo entri nella nostra vita.
(Fonte foto: Pexels.com)