di Redazione Tempi
Le cronache a volte ci consegnano episodi apparentemente minori, che tuttavia dicono molto dell’uomo e anche della capacità di Dio di parlare al suo cuore. Uno di questi sembra essere quello di tale Jerrid Farnam, 32 anni, di Sallisaw, in Oklahoma, il quale esattamente un mese fa, ad inizio gennaio, ha pensato bene di far irruzione in un monastero benedettino, quello che si trova a Subiaco, nella contea di Logan, in Arkansas. L’intento dell’uomo era essenzialmente vandalico. Infatti, Farnam aveva con sé una mazza e stava devastando la chiesa dell’abbazia.
Secondo quanto ricostruisce il National Catholic Register, l’intruso – dopo aver già danneggiato l’altare di marmo della chiesa – stava per iniziare a scassinare il tabernacolo dov’è custodita l’eucaristia. A quel punto, però, qualcosa ha fermato Farnam, facendolo desistere dal suo intento: lo sguardo di una statua che lo stava fissando dall’alto, quella della Vergine Maria. La stessa abbazia, in comunicato, ha affermato che l’uomo si era avvicinato al tabernacolo ed aveva rimosso un valo che lo proteggeva prima di «essere interrotto».
Alla fine, Farnam – che ora è accusato di ben sette reati – è stato arrestato lo stesso giorno e tre delle antichissime reliquie (attribuite a san Bonifacio, san Tiberio e san Benedetto da Norcia, risalenti a molti secoli fa) che comunque era riuscito a prendere sono state trovate nel suo camion. Scampato pericolo, dunque, per l’abbazia fondata nel 1878 e che, riferisce la Catholic News Agency, attualmente ospita una comunità di 39 monaci benedettini.
In questa fase, presso il monastero sono in corso dei lavori dei riparazione dei danni che comunque il folle gesto del vandalo ha comportato. Ma il fatto che Farnam, come lui stesso ha riferito alla polizia, non sia riuscito a portare a termine il suo progetto di devastazione non già perché fermato da qualche monaco o da qualche sorvegliante, bensì dallo sguardo di Maria, ecco, getta su questo episodio una luce nuova. E conferma che davvero non è mai troppo tardi, agli occhi di Dio, per smettere di fare il male. Anche quando si stanno compiendo le peggiori profanazioni
Le cronache a volte ci consegnano episodi apparentemente minori, che tuttavia dicono molto dell’uomo e anche della capacità di Dio di parlare al suo cuore. Uno di questi sembra essere quello di tale Jerrid Farnam, 32 anni, di Sallisaw, in Oklahoma, il quale esattamente un mese fa, ad inizio gennaio, ha pensato bene di far irruzione in un monastero benedettino, quello che si trova a Subiaco, nella contea di Logan, in Arkansas. L’intento dell’uomo era essenzialmente vandalico. Infatti, Farnam aveva con sé una mazza e stava devastando la chiesa dell’abbazia.
Secondo quanto ricostruisce il National Catholic Register, l’intruso – dopo aver già danneggiato l’altare di marmo della chiesa – stava per iniziare a scassinare il tabernacolo dov’è custodita l’eucaristia. A quel punto, però, qualcosa ha fermato Farnam, facendolo desistere dal suo intento: lo sguardo di una statua che lo stava fissando dall’alto, quella della Vergine Maria. La stessa abbazia, in comunicato, ha affermato che l’uomo si era avvicinato al tabernacolo ed aveva rimosso un valo che lo proteggeva prima di «essere interrotto».
Alla fine, Farnam – che ora è accusato di ben sette reati – è stato arrestato lo stesso giorno e tre delle antichissime reliquie (attribuite a san Bonifacio, san Tiberio e san Benedetto da Norcia, risalenti a molti secoli fa) che comunque era riuscito a prendere sono state trovate nel suo camion. Scampato pericolo, dunque, per l’abbazia fondata nel 1878 e che, riferisce la Catholic News Agency, attualmente ospita una comunità di 39 monaci benedettini.
In questa fase, presso il monastero sono in corso dei lavori dei riparazione dei danni che comunque il folle gesto del vandalo ha comportato. Ma il fatto che Farnam, come lui stesso ha riferito alla polizia, non sia riuscito a portare a termine il suo progetto di devastazione non già perché fermato da qualche monaco o da qualche sorvegliante, bensì dallo sguardo di Maria, ecco, getta su questo episodio una luce nuova. E conferma che davvero non è mai troppo tardi, agli occhi di Dio, per smettere di fare il male. Anche quando si stanno compiendo le peggiori profanazioni
(Fonte Foto: Facebook)
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