martedì 24 maggio 2016

Koch: convertire i musulmani è un dovere

 
 
I cristiani sono chiamati a convertire i musulmani: così ha detto il presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, il cardinale svizzero Kurt Koch, durante una conferenza all'Università di Cambridge. L'imperativo di cercare la conversione si applica a tutti, e persino, e forse specialmente ai musulmani militanti. Ma non gli ebrei.
 
 
 
Marco Tosatti
24/05/2016
I cristiani sono chiamati a convertire i musulmani: così ha detto il presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, il cardinale svizzero Kurt Koch, durante una conferenza all'Università di Cambridge. L'imperativo di cercare la conversione si applica a tutti, e persino, e forse specialmente  ai musulmani militanti.


Il porporato parlava a un meeting interreligioso; e ha detto che il dovere di evangelizzare si applica a tutti i non cristiani, ad eccezione dei seguaci del giudaismo. Koch ha riconosciuto che i cristiani condividono con ebrei e musulmani la venerazione per la tradizione di fede che risale ad Abramo: "Ma non possiamo negare che il modo in cui la tradizione ebraica e cristiana vedono Abramo è diverso dal modo in cui lo vedono gli islamici".


Mentre i cristiani riconoscono il patto stipulato da Dio con il popolo ebraico, lo stesso non può essere detto della fede islamica. "Così abbiamo solo con il popolo ebraico questa relazione unica, che non abbiamo con l'islam". I cristiani dovrebbero vedere l'ebraismo come "una madre", e non devono cercare di convertire gli ebrei.





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