domenica 9 aprile 2017

SACRA LITURGIA: LA QUARTA CONFERENZA INTERNAZIONALE ALL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DI MILANO. CON I CARDINALI BURKE E SARAH








Dal 6 al 9 giugno Sacra Liturgia terrà la sua quarta conferenza internazionale a Milano, continuando il lavoro iniziato a Roma (2013), New York (2015) e Londra (2016). Nell'elenco dei relatori figurano tra gli altri i cardinali Raymond Burke e Robert Sarah (la conferenza, all'Università Cattolica, sarà in italiano e in inglese, con traduzione simultanea di tutti gli interventi). Catholic World Report ha parlato di questo appuntamento con il coordinatore internazionale di Sacra Liturgiadom Alcuin Reid.

Si tratta del primo convegno Sacra Liturgia a Milano? Perché a Milano? C'è un tema o ci sono dei temi in particolare su cui si focalizzerà il convegno?
Sì, si tratta del secondo convegno in Italia - il primo è stato quello inaugurale a Roma nel 2013 - ma è il nostro primo convegno a Milano. Abbiamo voluto venire a Milano per attingere al suo ricco retaggio liturgico e culturale e per dare l'opportunità ai delegati non soltanto di trascorrere quattro giornate pregando e studiando la liturgia assieme ad altre persone provenienti da ogni parte del mondo, ma anche la possibilità di sperimentare un poco della vita dell’antica Chiesa di Milano, di sant’Ambrogio, di san Carlo Borromeo, del beato Ildefonso Schuster, etc. Inoltre, sin dal principio, sua eminenza il card. Scola, i membri della Curia, e le autorità della Università Cattolica del Sacro Cuore sono stati estremamente accoglienti e generosi nel loro sostegno. Milano ha così tanto da offrire sotto il profilo culturale e liturgico - in particolar modo il suo venerabile rito proprio (il rito ambrosiano) - che i partecipanti ne usciranno, ne siamo certi, profondamente arricchirti.

Dunque Sacra Liturgia - Milano prevederà delle celebrazioni in rito ambrosiano?
Sì, come nel corso di tutti gli altri nostri convegni la celebrazione della liturgia è il cuore di tutto, e, trovandoci a Milano, le funzioni, naturalmente, si svolgeranno in rito ambrosiano. I Vespri solenni di apertura saranno celebrati nella storica Basilica di Sant'Ambrogio; sua eminenza il card. Tettamanzi ha cortesemente acconsentito a celebrarli per noi. Inoltre, sempre a Sant’Ambrogio, una delle Messe del convegno sarà celebrata nel rito ambrosiano moderno da parte di sua ecc.za mons. Erminio De Scalzi, che è stato molto accogliente con noi. Il card. Scola ci ha concesso l'uso della magnifica chiesa di Sant'Alessandro per la celebrazione della Santa Messa nel rito ambrosiano antico, e il convegno si concluderà presso la Cattedrale metropolitana con Vespri solenni, benedizione del Santissimo Sacramento e una stazione all'altare del beato Ildefonso Schuster, il famoso liturgista e arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954. L'arciprete del Duomo, che è stato anch’egli molto accogliente, celebrerà i Vespri per noi.

Quale sarà l'offerta culturale del convegno?
Trascorrendo a Milano alcuni giorni non si può non essere permeati dalla sua cultura. Tuttavia, siamo consapevoli che i delegati al nostro convegno avranno bisogno di un po’ di tempo per approfondirla, dunque abbiamo lasciato un pomeriggio libero per alcune visite culturali. Stiamo organizzando visite guidate alla splendida Biblioteca Ambrosiana, fondata dal card. Federico Borromeo, oltre che al Duomo. Raccomandiamo anche di visitare il  monastero di San Maurizio - anche noto come “la Cappella Sistina di Milano” - che si trova molto vicina all’Università Cattolica, dove si terranno le relazioni del convegno. In verità, le opportunità di approfondimento culturale sono così numerose, che raccomandiamo ai delegati di trascorrere qualche altro giorno in città prima e dopo il convegno.

L’intervento inaugurale sarà tenuto ancora una volta dal card. Sarah: su quali temi si soffermerà? Il suo discorso toccherà anche alcuni argomenti discussi nel suo libro Il potere del Silenzio?
Sua eminenza parlerà del tema «La Sacra Liturgia - Il nostro incontro con Dio: una prospettiva cristologica ed ecclesiologica». Non posso immaginare che parli del nostro incontro con l’Onnipotente senza riflettere sulla necessità di un fecondo silenzio e capacità di ascolto da parte della Chiesa e di ciascuno di noi nel contemplare l'azione salvifica di Dio  nella liturgia. Vedremo però cosa vorrà aggiungere sua eminenza. Certamente la questione liturgica ed ecclesiologica sono di grande importanza e sono state oggetto di un vivace dibattito negli ultimi anni.

Una relazione sarà tenuta anche da un altro porporato molto noto, il card. Raymond Leo Burke. Su quali argomenti si soffermerà?
Il card. Burke parlerà, dieci anni dopo la sua promulgazione, del Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI, e presenterà un bilancio di questi dieci anni, ed una prospettiva sul futuro dell’usus antiquior, la forma cioè più antica del rito romano. Questo si prospetta come un intervento importante sia per l’analisi di quanto trascorso sia per la prospettiva dei dieci anni a venire.

Può illustrarci alcuni degli altri relatori e gli argomenti su cui si terranno relazioni e discussioni?
Trovandoci a Milano, abbiamo invitato diversi esperti di liturgia ambrosiana ad intervenire al convegno, in particolar modo mons. Inos Biffi, cui è stato recentemente attribuito il Premio Ratzinger. Mons. Timothy Verdon terrà una relazione su «La liturgia e l'arte sacra». Padre Vincenzo Nuara  parlerà de «La liturgia e i giovani». La professoressa Jennifer Donelson del Seminario di Dunwoodie a New York parlerà del rinnovamento della musica sacra cinquant'anni dopo la Musicam sacram. L’abate Christopher Zielinski terrà una relazione su «La formazione liturgica della persona - Il risveglio dell’anima nell’uomo contemporaneo». Padre Uwe Michael Lang ed io presenteremo una relazione su tematiche storiche e ci sarà una relazione di un giovaneesperto di Milano su «La partecipazione dei laici alla Liturgia». La lista completa dei relatori e degli argomenti è disponibile sul sito web del Convegno. Speriamo che sia un programma interessante e appagante che possa avere la sua parte nell’avanzamento del movimento liturgico dei nostri tempi.

Quale riscontro hanno avuto i convegni Sacra Liturgia dalla loro nascita? L’interesse è cresciuto? Quali i frutti di questi incontri?
L’interesse è senza dubbio cresciuto - ed è proprio questa la ragione che ci ha spinti a convocare un quarto convegno. Ciò è vero in particolare fra i giovani, uomini e donne, e fra i giovani preti e religiosi. C’è sete di formazione liturgica, accademica e pratica, che talvolta manca nelle diocesi, nelle parrocchie o nei seminari, e negli altri centri di formazione. C’è anche desiderio di essere in contatto con l'apostolato o il movimento liturgico del ventunesimo secolo in una dimensione più ampia, e i nostri convegni agevolano questo aspetto mettendo in contatto persone di molti paesi diversi: per Milano vi sono già iscrizioni da più di dieci paesi. Quanto ai frutti, speriamo che Sacra Liturgia abbia fatto qualcosa, qualcosa di importante, per sviluppare quello che in termini generali rientra nella denominazione di “nuovo movimento liturgico”, quel movimento «verso la maniera corretta di celebrare la liturgia, interiormente e esteriormente», al quale papa Benedetto ha fatto appello da cardinale. Speriamo che abbia fornito una parte della formazione necessaria per la sana pratica liturgica e che la pubblicazione dei suoi atti (il terzo volume, dalla conferenza di Londra del 2015, dovrebbe essere pronto a Milano) abbia contribuito sensibilmente allo studio accademico della liturgia, sia sotto il profilo storico sia in rapporto ai temi della contemporaneità.

Nel suo intervento a Sacra Liturgia - Londra la scorsa estate il card. Sarah ha suggerito ai cattolici il ritorno alla preghiera verso oriente. Complessivamente, in retrospettiva, che riscontro ha avuto questo invito? Che indicazioni danno questi riscontri a lei, che ha dedicato molti anni allo studio della riforma liturgica?Come sappiamo, i riscontri sono stati diversi e di vario tipo. Alcuni - e fra questi mi riferisco anche a quelli provenienti da alcune autorità - hanno stupito per superficialità e scarsa comprensione di cosa il cardinale avesse realmente detto e persino delle norme ecclesiastiche pertinenti. Tuttavia il suo messaggio non è stato soffocato dal chiasso provocato da queste critiche male informate. Ha raggiunto le orecchie di coloro che erano realmente preparati ad ascoltare. Sono a conoscenza del fatto che il Cardinale ha ricevuto innumerevoli messaggi di sostegno da ogni parte del mondo, ed essi superano di gran lunga in numero le critiche ricevute. Si sente di un numero sempre crescente di sacerdoti e parrocchie che hanno adottato la sua proposta di celebrare la sacra liturgia verso Oriente; ho visto riportata la notizia di sacerdoti che hanno iniziato a farlo all'inizio della Quaresima poiché hanno giudicato che fosse necessario un periodo più lungo per fornire la catechesi necessaria nelle loro parrocchie. Questo approccio è saggio e prudente. Malgrado la “dittatura del rumore” che tenta a volte di dominare il dibattito liturgico, il messaggio pacato e ponderato di sua eminenza ha in realtà raggiunto molti che stavano lentamente portando avanti il lavoro di arricchimento della vita liturgica della Chiesa secondo l'ermeneutica della continuità e non della rottura. Il suo «lieve sussurro» (cfr. 1Re 19,12) suona veritiero nei cuori e nelle anime di molti, e col tempo porterà nuovi frutti. Le varie reazioni allo sfaccettato discorso del card. Sarah (ed esso andrebbe letto e studiato - contiene molti punti da considerare attentamente!) indicano insomma, a parer mio, che esistono ancora persone appartenenti ad una certa generazione e mentalità per cui qualunque, dico qualunque riforma o arricchimento dei riti moderni è del tutto inconcepibile. Non si può non notare, con una certa ironia, la presenza di una rigidità a fronte del cambiamento, o persino dell’idolatria verso le stesse forme liturgiche moderne, di cui queste persone hanno talvolta accusato gli altri. In realtà, costoro dovrebbero essere più aperti al legittimo processo di sviluppo liturgico che il vero bene della Chiesa richiede oggi (cfr. Sacrosanctum Concilium, 23).

Potrebbe dirci qualcosa riguardo agli aspetti organizzativi più pratici di Sacra Liturgia - Milano?
Il convegno si aprirà nel pomeriggio di martedì 6 Giugno e si terrà all'Università Cattolica del Sacro Cuore nel centro di Milano, accanto alla storica Basilica di Sant'Ambrogio. Le autorità accademiche hanno generosamente messo a nostra disposizione l'aula magna e gli spazi annessi, assicurandoci uno spazio largo e confortevole per i delegati e gli espositori. Il convegno si chiuderà venerdì 9 nel pomeriggio. Sarà in due lingue - italiano ed inglese - con traduzione simultanea di tutte le relazioni. Le iscrizioni a tempo pieno sono ora aperte sul sito web del convegno. Le iscrizioni a tempo parziale saranno rese disponibili dopo Paqua quando verrà reso noto il programma completo. I delegati dovranno organizzare autonomamente il loro soggiorno, ma la nostra Segreteria ha a disposizione alcuni suggerimenti per la sistemazione fornitici dagli organizzatori locali. Ugualmente, i pasti durante il convegno sono lasciati alla libera scelta dei delegati, ma l'Università ha a disposizione diversi bar e locali per il pranzo. Il caffè verrà offerto durante le pause delle sessioni antimeridiana e pomeridiana.

In che modo i lettori possono sostenere gli scopi e le iniziative di Sacra Liturgia?

Innanzitutto, possono aiutare a diffondere la notizia delle nostre iniziative; quest'anno il convegno di Milano di cui abbiamo discusso e poi la Summer School annuale in Francia. Possono informare quanti possono essere interessati, particolarmente il clero, i seminaristi e i giovani. Possono seguirci su Facebook per ricevere regolari aggiornamenti.
Inoltre, possono naturalmente fare donazioni, in particolare per aiutarci a mantenere i costi di iscrizione più bassi possibile per gli studenti e il clero e i religiosi indigenti. Negli anni passati è stato possibile offrire numerose iscrizoni a studenti bisognosi, grazie all'interessamento di donatori.  Quest’anno abbiamo persino ricevuto la richiesta di un Vescovo che vorrebbe partecipare, ma la cui diocesi è povera e molto lontana dall'Italia, e che ha bisogno di aiuto per coprire il viaggio aereo. Sino ad oggi non ci è stato possibile inviargli l’aiuto di cui ha bisogno. Un sostegno, grande o piccolo, sarebbe davvero benvenuto. Siamo profondamente grati ai nostri sponsor, il cui aiuto ci ha permesso di tenere molto alto lo standard dei nostri Convegni internazionali, e siamo sempre felici di trovarne di nuovi. Non abbiamo uno staff retribuito o altri introiti se non quelli che le persone ci forniscono, ma, per dono della Divina Provvidenza, Sacra Liturgia prosegue, speriamo, a promuovere la Santa Liturgia come fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa di oggi. Ringraziamo sin d'ora dal profondo del cuore i vostri lettori per l’aiuto che vorranno darci per permetterci di continuare quest’opera e per le loro preghiere per questo scopo.
Grazie. Che Dio vi benedica!



http://www.iltimone.org/35942,News.html





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