Immagine di una storica celebrazione, dopo sette secoli, nella Basilica imperiale di Santa Croce al Chienti. |
martedì 25 aprile 2017
Un Monastero alle pendici di un monte
(da Rorate Caeli, traduzione della Redazione di chiesaepostconcilio.blogspot.it )
Ora hanno annunciato sul loro sito web che lo spostamento sarà permanente.
Per 16 anni, i monaci hanno custodito la storica casa natale di San Benedetto e di sua sorella gemella Santa Scolastica. I monaci sono grati alle tante persone che li hanno aiutati a riportare la basilica alla sua grande bellezza nel corso di questi anni benedetti. Ora, l'Unione europea e lo Stato italiano s'impegnano a ricostruire la basilica e il monastero. L'Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, proprietaria degli edifici, ha deciso che gli spazi dovranno essere utilizzati dalla diocesi in quanto tutte le altre chiese della città sono state distrutte. Mentre i monaci lavorano per costruire il nuovo monastero fuori le mura di Norcia “in Monte”, i loro cuori rimarranno lì nell'antica cripta della Basilica, la casa in cui è nato il loro grande fondatore e padre, San Benedetto.
Purtroppo sembra che il vescovo di Spoleto voglia restaurare la basilica in stile moderno. I monaci, però, vedono in questo nuovo sviluppo la mano della Divina Provvidenza. Nel suo messaggio pasquale, il priore, P. Benedetto, scrive quanto segue:
Per i monaci è giunto il momento di dedicarsi a nuovi progetti di costruzione presso la nostra casa in montagna a Norcia, a seguito della richiesta da parte dell'arcidiocesi di Spoleto di liberare spazio nei nostri edifici in città (che appartengono alla diocesi) per le proprie esigenze. L'arcidiocesi ha centinaia di immobili danneggiati e gli edifici in città sono tra i meno danneggiati. Vediamo la loro richiesta come un segno della volontà di Dio: noi possiamo iniziare un nuovo capitolo della vita della nostra comunità sul fianco della montagna.
I monaci avranno bisogno di sostegno, al fine di costruire una nuova abbazia sul sito del vecchio granaio.
Fin qui Rorate Caaeli tradotto a cura della Redazione.
Dal sito dei monaci:
I monaci chiamano la loro campagna di costruzione “Radici Profonde”. È un invito aperto a tutte le persone del mondo affinché aiutino i monaci a costruire un monastero antisismico, donando alla città di Norcia una fiorente comunità monastica per i secoli a venire.
Fin qui Rorate Caaeli tradotto a cura della Redazione.
Dal sito dei monaci:
Partecipate Anche Voi!
In seguito agli impegni presi dall’UE e dal governo italiano per la ricostruzione degli edifici storici in città per i bisogni della diocesi, i monaci rivolgeranno i propri sforzi alla chiesa del sedicesimo secolo e al resto della proprietà fuori le mura.
Qui verrà costruito ex-novo un magnifico monastero con una chiesa, per complementare quello già esistente, il che racchiude l’essenza della vita dei monaci: il rinnovamento dell’uomo attraverso il culto di Dio, affinché gli uomini possano diventare monaci, i monaci santi e Norcia, l’Europa e il mondo possano avvicinarsi a Dio.
Non tutto quel ch’è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch’è forte non s’aggrinza,
Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L’ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quel ch’è senza corona.
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch’è forte non s’aggrinza,
Le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L’ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quel ch’è senza corona.
∼ J. R. R. Tolkien ∼
Pubblicato da mic il 25/04/2017
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