mercoledì 15 gennaio 2014

«Il demonio esiste, non confondiamolo con le malattie psichiche»


Il Papa nell'omelia della messa a Santa Marta: «Per favore, non facciamo affari con Satana»



ANDREA TORNIELLI Città del Vaticano

Papa Francesco torna a parlare del diavolo. E invita a prendere sul serio le Scritture che ne parlano. Bergoglio l'ha fatto nell'omelia di questa mattina a Santa Marta, commentando il brano evangelico di Luca dove si legge di Gesù che scaccia il demonio ma non viene compreso  dai suoi.


«Ci sono alcuni preti - ha detto il Papa - che quando leggono questo brano del Vangelo, questo e altri, dicono: ''Ma, Gesù ha guarito una persona da una malattia psichica". Non leggono questo qui, no? È vero che in quel tempo si poteva confondere un'epilessia con la possessione del demonio - ha continuato Francesco, secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana - ma è anche vero che c'era il demonio! E noi non  abbiamo diritto di fare tanto semplice la cosa, come per dire: ''Tutti questi non erano indemoniati; erano malati psichici". No! La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio».

Colpisce l'invito di Francesco e non minimizzare e a non confondere l'azione del diavolo con le malattie psichiche. Francesco ha chiesto ai cristiani di «non essere ingenui» davanti al tentativo di trovare spiegazioni «per diminuire la forza del  Signore». Una tentazione ricorrente quella di sminuire la figura di Gesù come fosse «al massimo un guaritore», da non prendere  «tanto sul serio». Un atteggiamento, ha denunciato il Papa, che è «arrivato ai nostri giorni».


Il Papa ha quindi indicato le tre vie per «resistere» al maligno. «Non confondere la verità. Gesù lotta contro il diavolo: primo criterio. Secondo criterio: chi non è con Gesù, è contro Gesù. Non ci sono atteggiamenti a metà. Terzo criterio: la vigilanza sul nostro cuore, perché il demonio è astuto. Mai è scacciato via per sempre! Soltanto l'ultimo giorno lo sarà».


E ha invitato i cristiani alla «vigilanza, perché la strategia di lui è quella: ''Tu ti sei fatto cristiano, vai avanti nella tua fede, io ti lascio, ti lascio tranquillo. Ma poi quando ti sei abituato e non fai tanta vigilanza e ti senti sicuro, io torno". Il Vangelo di oggi incomincia con il demonio scacciato e finisce con il demonio che torna! San Pietro lo diceva: "È come un leone feroce, che gira intorno a noi". È così».


«''Ma, Padre, lei è un po' antico! Ci fa spaventare con queste cose" - ha aggiunto il Papa, riferendosi a possibili obiezioni - No, io no! È il Vangelo! E queste non sono bugie: è la Parola del Signore! Chiediamo al Signore la grazia di prendere sul serio queste cose. Lui è venuto a lottare per la nostra salvezza. Lui ha vinto il demonio! Per favore, non facciamo affari con il demonio! Lui cerca di  tornare a casa, di prendere possesso di noi... Non relativizzare, vigilare! E sempre con Gesù».








Vatican Insider



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