giovedì 18 ottobre 2012

Paolo VI: no all’ambigua interpretazione del Concilio


   
[...] è affiorata da qualche parte una certa ambiguità nell’interpretazione generale del Concilio ; anzi per taluni esso autorizzerebbe cambiamenti profondi nell’ordine teologico e mutamenti costituzionali eversivi. Gli aspetti principali di questa ambiguità, che talora ha non poco turbato il sensus fidei del Popolo di Dio, sono: il ripudio della tradizione; la contestazione dell’autorità, che, pur partendo da ottimi principi – quali servizio, eguaglianza, solidarietà e amore – la considera come se derivasse dal volere della comunità; l’adeguamento alle correnti democratiche della società profana; la tendenza ad eliminare i doveri e ad accrescere un’interpretazione più comoda e più facile dell’impegno cristiano. In contrapposto a tali atteggiamenti, resta oggi la necessità, come ha voluto il Concilio, di coordinare la concezione della libertà cristiana – del farsi « tutto a tutti », del non rendere difficile la vita cristiana – con l’esigenza della Fede e della Croce. (servo di Dio Paolo VI, discorso del 23 dicembre 1971)

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