sabato 15 gennaio 2011
Una recensione al libro di Nicola Bux
di Giulia Tanel
In questi giorni ho letto l’ultimo libro del sacerdote e docente della diocesi di Bari Nicola Bux, provocatoriamente intitolato “Come andare a Messa e non perdere la fede” (Piemme, pp.194, 12 euro).
In questo agile volumetto, molto indicato per la lettura sia dei fedeli che dei sacerdoti, Bux spiega nell’arco di sette capitoli la teologia e la spiritualità che è alla base di quello che è il momento culminante del culto cattolico, ovverosia la Messa.
In un momento come quello attuale, dove da più parti si dibatte su quello che è stato il Concilio Vaticano II, su quello che ha provocato all’interno della Chiesa, sui suoi pregi e i suoi difetti, un libro come quello di Bux risulta veramente essere stato scritto nel momento giusto.
L’Autore, infatti, confronta quella che è la situazione riscontrabile attualmente in molte realtà con le consuetudini che vigevano prima del 1965, ed opera anche un confronto con la liturgia orientale.
L’intento di Bux, però, non è assolutamente quello di criticare il Concilio Vaticano II in quanto tale, bensì di spiegare il significato intrinseco di determinati riti ed usanze che un tempo facevano parte della prassi e che oggigiorno sono cadute in disuso. Le sue osservazioni sono volte a portare l’attenzione su quello che dovrebbe essere il centro della questione e che invece molto spesso viene relegato ad un ruolo secondario, posto in sordina: Cristo si è fatto uomo ed è morto per noi, ci ha “amati di un amore eterno” (cfr. Geremia 31,3) nonostante il nostro nulla; cosa possiamo fare noi per santificarLo al meglio?
Afferma Bux: “La messa appare un rito stanco, trascurato, poco intelligibile e partecipativo per i fedeli che sempre più si sentono tagliati fuori e perdono motivazione; è necessaria una nuova catechesi per rivitalizzare la celebrazione eucaristica e degli altri sacramenti” (N. Bux, op. cit., p. 102).
Serve una nuova catechesi, quindi, e Bux – prendendo sempre a modello l’attuale Pontefice Benedetto XVI – dà il suo contributo in tal senso: cosa non fare a messa, come comportarsi in chiesa, quali sono i canti più indicati per glorificare Dio, come dovrebbero essere costruite le chiese, che cos’è la messa… sono solo alcuni degli argomenti che approfondisce nel suo ottimo libro.
Fonte: Libertà e persona
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