domenica 13 ottobre 2013

Papa Francesco: «Maria ci aiuti a dire sì a Dio che ci sorprende»

Papa Francesco a Rio de Janeiro


Nella giornata mariana indetta per l’anno della fede il pontefice compie l’atto di affidamento del mondo alla Madonna e invita i fedeli a non essere cristiani a singhiozzo. «Purtroppo anche nel matrimonio si getta la spugna alle prime difficoltà»

Redazione di Tempi

Nella messa celebrata oggi di fronte a oltre centomila persone in piazza San Pietro il pontefice ha compiuto l’atteso atto di affidamento del mondo a Maria pregando di fronte alla statua della Madonna di Fatima. Al termine della celebrazione, prima della recita dell’Angelus, Francesco ha ricordato i circa 500 martiri spagnoli che vengono proclamati beati oggi in Spagna e che furono uccisi per la loro fede durante la guerra civile spagnola negli anni Trenta del secolo scorso. «Chiediamo al Signore per loro intercessione – ha detto – di liberare il mondo da ogni violenza». Nell’omelia il Papa ha voluto spiegare quali sono le tre realtà che si vedono guardando a Maria: «Dio ci sorprende, Dio ci chiede fedeltà, Dio è la nostra forza».

DIO CI SORPRENDE. «Dio ci sorprende; è proprio nella povertà, nella debolezza, nell’umiltà che si manifesta e ci dona il suo amore che ci salva, ci guarisce e ci dà forza. Chiede solo che seguiamo la sua parola e ci fidiamo di Lui. Questa è l’esperienza della Vergine Maria: davanti all’annuncio dell’Angelo, non nasconde la sua meraviglia. È lo stupore di vedere che Dio, per farsi uomo, ha scelto proprio lei, una semplice ragazza di Nazaret, che non vive nei palazzi del potere e della ricchezza, che non ha compiuto imprese straordinarie, ma che è aperta a Dio, sa fidarsi di Lui, anche se non comprende tutto. Dio ci sorprende sempre, rompe i nostri schemi, mette in crisi i nostri progetti, e ci dice: fidati di me, non avere paura, lasciati sorprendere, esci da te stesso e seguimi! Oggi chiediamoci tutti se abbiamo paura di quello che Dio potrebbe chiederci o di quello che ci chiede. Mi lascio sorprendere da Dio, come ha fatto Maria, o mi chiudo nelle mie sicurezze, nei miei progetti? Lascio veramente entrare Dio nella mia vita? Come gli rispondo?».

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DIO CHIEDE FEDELTA’. Occorre «ricordarsi sempre di Cristo, perseverare nella fede; Dio ci sorprende con il suo amore, ma chiede fedeltà nel seguirlo. Pensiamo a quante volte ci siamo entusiasmati per qualcosa, per qualche iniziativa, per qualche impegno, ma poi, di fronte ai primi problemi, abbiamo gettato la spugna. E questo purtroppo, avviene anche nelle scelte fondamentali, come quella del matrimonio. La difficoltà di essere costanti, di essere fedeli alle decisioni prese, agli impegni assunti. Spesso è facile dire “sì”, ma poi non si riesce a ripetere questo “sì” ogni giorno. Maria ha detto il suo “sì” a Dio, un “sì” che ha sconvolto la sua umile esistenza di Nazaret, ma non è stato l’unico, anzi è stato solo il primo di tanti “sì” pronunciati nel suo cuore nei momenti gioiosi, come pure in quelli di dolore, tanti “sì” culminati in quello sotto la Croce. Oggi, qui ci sono tante mamme; pensate fino a che punto è arrivata la fedeltà di Maria a Dio: vedere il suo unico Figlio sulla Croce. Distrutta dal dolore, ma fedele e forte».

NON SIAMO CRISTIANI A SINGHIOZZO. «Sono un cristiano “a singhiozzo”, o sono un cristiano sempre? La cultura del provvisorio, del relativo entra anche nel vivere la fede. Dio ci chiede di essergli fedeli, ogni giorno, nelle azioni quotidiane e aggiunge che, anche se a volte non gli siamo fedeli, Lui è sempre fedele e con la sua misericordia non si stanca di tenderci la mano per risollevarci, di incoraggiarci a riprendere il cammino, di ritornare a Lui e dirgli la nostra debolezza perché ci doni la sua forza. Questo è un cammino definitivo, sempre col Signore, anche con le nostre debolezze, col peccato, mai andare sulle strade del provvisorio, questo uccide, la fede è definitiva, come quella di Maria».

DIO E’ LA NOSTRA FORZA. «L’ultimo punto: Dio è la nostra forza». Il pontefice ha citato l’episodio del Vangelo dei dieci lebbrosi guariti da Gesù. «Fa impressione – ha detto il Papa – vedere che uno solo torna indietro per lodare Dio e ringraziarlo. Gesù stesso lo nota. Saper ringraziare, saper lodare per quanto il Signore fa per noi. Guardiamo a Maria: dopo l’Annunciazione, il primo gesto che compie è di carità verso l’anziana parente Elisabetta; e le prime parole che pronuncia sono: l’anima mia magnifica il Signore, il Magnificat, un canto di lode e di ringraziamento a Dio non solo per quello che ha operato in lei, ma per la sua azione in tutta la storia della salvezza. Tutto è suo dono; se possiamo capire che tutto è dono di Dio quanta felicità nel nostro cuore. Lui è la nostra forza! Dire grazie è così facile, eppure così difficile! Quante volte ci diciamo grazie in famiglia? È una delle parole chiave della convivenza: permesso, scusami, grazie, se in una famiglia di dicono queste tre parole, la famiglia va avanti. Quante volte diciamo grazie a chi ci aiuta, ci è vicino, ci accompagna nella vita? Spesso diamo tutto per scontato! E questo avviene anche con Dio. Invochiamo l’intercessione di Maria, perché ci aiuti a lasciarci sorprendere da Dio senza resistenze, ad essergli fedeli ogni giorno, a lodarlo e ringraziarlo perché è Lui la nostra forza»


Tempi.it ottobre 13, 2013


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