lunedì 28 marzo 2011

Dell’astinenza e castità



di Tommaso da Kempis

Per custodire la perla preziosa della castità è necessario circondare l'orto chiuso della propria anima con le alte mura delle virtù, praticando particolarmente una profonda umiltà, una continua preghiera ed una vigilante mortificazione. Solo chi si affida a Dio con umile fiducia e custodisce con fortezza i propri sensi, otterrà vittoria sulla carne e si eleverà nello spirito. Cibo e bevanda sobri sono la salute dell'anima e del corpo. La scarsità insegna ad amare la povertà. La continenza in mezzo ai piaceri è una virtù molto rara: l'abbondanza di beni temporali è un’occasione di discordie e la madre di tutti i vizi.

La carità è più sicura nella povertà che in mezzo alle ricchezze. L'indigenza corporale è una medicina per l'anima fedele. Il dolore del cuore impedisce la dissipazione, e il timore di Dio chiude gli occhi orgogliosi.

Come è dannosa la vita impudica, così è dannoso ascoltare cose disoneste. L'anima santa eviti sempre la soverchia vicinanza dei corpi, poiché la carne impressiona presto la carne. Amare il bello e cercare la soavità non favorisce la virtù della castità. Al contrario, colui che abbraccia le cose modeste e amare per amore della castità, può vincere più facilmente la carne, poiché, quanto più viene mortificata la carne, tanto più si eleva lo spirito.

Chi si tiene lontano da ogni contatto del corpo, riceverà nell'anima la soavità della castità. Chi ama la solitudine, si conserverà più puro dalle macchie delle cose mondane. Chi crederà che il suo corpo è il carcere dell'anima, non si darà pensiero d'adornarlo e di metterlo in mostra, sapendo che si trasformerà presto in fango e fetore. Apprezzare l'esteriore dell'uomo e gloriarsi della bellezza e della forza è cosa vana e viziosa.

I santi vissero in molta astinenza e disciplina del corpo, e, in ricompensa della presente afflizione, ricevettero la consolazione dello Spirito Santo. Non è degno di venir consolato da Dio chi si diletta dei beni transitori e si rattrista per la loro scarsità.

Chi sopporta con pazienza la fatica e il dolore nel servizio di Cristo riceverà una grande ricompensa, per quanto sia piccolo quello che ha fatto.
La castità ha molti nemici; ma quelli che si umiliano sinceramente, chiedono prontamente l'aiuto di Dio e custodiscono diligentemente i loro sensi, otterranno la vittoria seguendo Cristo come loro condottiero.

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