mercoledì 27 ottobre 2010

Tutti in chiesa per la messa in latino


Pubblichiamo l'articolo apparso sul Tirreno di Pistoia il 27/10/10



Affollata messa festiva nel rito cosiddetto straordinario, ovverosia come la si celebrava prima della riforma introdotta dal Concilio ecumenico Vaticano II.


PISTOIA. Debutto della messa in latino nella chiesa del Carmine. Per disposizione del vescovo di Pistoia, monsignor Mansueto Bianchi, si è svolta la celebrazione regolare di una messa festiva nel rito cosiddetto straordinario, ovverosia come la si celebrava prima della riforma introdotta dal Concilio ecumenico Vaticano II.


Questa messa si svolge secondo il messale di Papa Giovanni XXIII pubblicato nel 1962, mai abolito. Anzi, Papa Benedetto XVI, nel suo motu proprio "Summorum Pontificum" del 7 luglio 2007, ha stabilito che «il Messale Romano promulgato da San Pio V e nuovamente edito da Giovanni XXIII deve essere considerato come espressione straordinaria della stessa "lex orandi" e deve essere tenuto nel debito onore per il suo uso venerabile e antico. Queste due espressioni della "lex orandi" della Chiesa non porteranno in alcun modo a una divisione nella "lex credendi" ("legge della fede") della Chiesa; sono, infatti, due usi dell'unico rito romano».


Questa prima messa nel rito antico ha suscitato interesse e curiosità, tanto che vi hanno partecipato un centinaio di fedeli, come si può vedere dalla foto scattata prima dell'inizio del rito. La celebrazione è stata accompagnata dal canto gregoriano, eseguito da tutta l'assemblea, ed arricchita dal suono del prezioso organo della chiesa, a cui sedeva il maestro Andrea Vannucchi. Sabato prossimo, nuovo appuntamento, alle 18.30, per la celebrazione, secondo l'antico calendario, della festa di Cristo Re.

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