martedì 19 ottobre 2010

Da sabato torna la Messa in latino

Pubblichiamo l'articolo del 19/10/10 de Il Tirreno - Pistoia


La chiesa del Carmine ospiterà le celebrazioni secondo il "rito antico"


A partire da sabato prossimo, anche a Pistoia sarà possibile partecipare ad una messa celebrata in latino. Su richiesta di un gruppo di fedeli, il vescovo Mansueto Bianchi ha autorizzato la celebrazione, che avrà luogo tutti i sabati alle 18,30, nella chiesa del Carmine, che si affaccia sulla piazza omonima. La celebrazione seguirà il messale del 1962, cosiddetto di Giovanni XXIII, che riprende sostanzialmente, sia pure con qualche modifica, il messale voluto da un decreto del concilio di Trento e pubblicato per ordine di papa Pio V nel 1570.

Il messale prevede l'esecuzione in gregoriano di tutte le parti dell'ordinario destinate al canto e con il suono dell'organo nei momenti previsti dal rito. Particolare, questo, che valorizzerà lo strumento esistente nella chiesa, inaugurato nel 2008. Inoltre, ovviamente, la messa viene celebrata in lingua latina, secondo l'uso liturgico diffuso prima del Concilio Vaticano II.

Il vescovo Mansueto Bianchi si è così adeguato a quanto prevede la lettera apostolica Summorum Pontificum di papa Benedetto XVI del 7 luglio 2007.

Prendendo le mosse dalla riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II e concretizzatasi poi nel 1970 con l'approvazione dei libri liturgici riformati (e in parte rinnovati) per la chiesa latina da parte di Paolo VI, Benedetto XVI ricordava che «in talune regioni non pochi fedeli aderirono e continuano ad aderire con tanto amore ed affetto alle antecedenti forme liturgiche, le quali avevano imbevuto così profondamente la loro cultura e il loro spirito».
Di qui la decisione di affiancare al tradizionale messale promulgato da Paolo VI - considerato come strumento ordinario - il messale di San Pio V e Giovanni XXIII, espressione "straordinaria" della liturgia cattolica romana.

La richiesta ufficiale della celebrazione di una messa in latino è stata formulata alcuni mesi fa dall'associazione Madonna dell'Umiltà, nata alcuni mesi fa proprio per appoggiare e promuovere la richiesta. Finora i fedeli pistoiesi che volevano partecipare ad una celebrazione "tradizionale" dovevano recarsi a Prato.

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