lunedì 15 giugno 2015

Card. Müller: "la fedeltà alla Tradizione è fedeltà ad un Evento; è contenuto della Sequela. Non conta il numero dei Vescovi, ma la loro dottrina"








Redazione MiL

Tra gli eminenti relatori del IV convegno sul Summorum Pontificum, organizzato in questo fine settimana (13-14 giugno 2015) all'Angelicum dall' "Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum" di p. Nuara o. p. e presentato da don Marino Neri, particolarmente significativo e di rilievo è stato l'intervento deI Card. Müller.

Il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel suo pur breve intervento, ha pronunciato alcuni concetti forti e espliciti, che saranno di sicuro destinati ad uscire dall'ambito del Convegno e ad avere certa eco nei prossimi giorni per il peso delle verità espresse e per l'autorevolezza dell'autore.

Grazie al nostro inviato, che sta seguendo il Congresso di persona e che ha permesso ai lettori di MiL di seguirne in diretta le varie relazioni, vi riportiamo i passaggi più significativi, che, siamo certi, segnano un punto in difesa della Tradizione (e non solo: della Dottrina)
Il Card. ha espressamente affermato e dichiatato che "La fedeltà alla Tradizione è la fedeltà ad un Evento", lasciando intendere che non è solo un "modo" di far rivivere, in forme nostalgiche, riti appartenuti ad un passato fasto, ma piuttosto è la fedele (perchè tramandata nei secoli) celebrazione autentica del Sacrificio incruento della Croce (l'evento).

Sulla Tradizione ha poi aggiunto:

"la Tradizione è il contenuto della Sequela "a Cristo"che - ha detto il cardinale- ha voluto chiamarsi Verità'".

Il Prefetto ha anche detto che "non conta il numero dei vescovi [su una certa questione] ma la qualità della loro dottrina".

È nostra opinione ritenere che soprattutto queste ultime parole faranno discutere che potramno in qualche modo soccorrere i fedeli del Summorum Pontificum, delegittimando quei vescovi che senza motivo, ma solo per "partito preso", avversano la Tradizione e in modo specifico, ostacolano (o vietano) la celebrazione delle Messe in rito antico adducendo futile e infondate giustificazioni.
È anche nostro avviso ipotizzare infine che tale affondo rivolto da Müller a certa parte ribelle dell'episcopato, il cardinale lo abbia pensato anche per altri argomenti, come ad esempio sulla comunione ai risposati, sulla indissolubilità del matrimonio e sulle coppie di fatto.










Messainlatino, 15/06/2015









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