venerdì 5 luglio 2013

Dopo S. Giuseppe le Preci leonine?

 

Tratto da Continuitas

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Forse fantastichiamo troppo, forse no… Ma dopo la bella notizia dell’inserimento delnome di S.Giuseppe nelle preghiere eucaristiche II, III e IV (già presente nella prima, il Canone romano) non ci stupirebbe affatto se il Santo Padre Francesco, che non perde occasione per smascherare il demonio apertis verbis, riproponesse al termine della S.Messa le Preci leonine (come avveniva fino a qualche decennio fa e tuttora avviene nelle celebrazioni secondo la forma straordinaria del rito romano). Quelle preghiere, contenenti una breve invocazione a San Michele Arcangelo contro le insidie del demonio, furono aggiunte per volontà di Papa Leone XIII (1878-1903) dopo una visione sull’azione diabolica contro il mondo e la Chiesa durante il secolo che stava per aprirsi. Quel secolo si è chiuso, dopo una serie infinita di orrori materiali e ideologici e l’azione del demonio non sembra certo essersi esaurita. Benché non più presenti nel messale seguito alle riforme liturgiche, nulla vieta che le si reciti come devozione privata di preti e fedeli. E per chi volesse (ri)cominciare, eccole qui:

Si recitano 3 Ave Maria, poi la Salve Regina e le orazioni seguenti:

Ora pro nobis, sancta Dei Génitrix.
- Ut digni efficiámur promissiónibus Christi.

(Prega per noi, Santa Madre di Dio.
Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo)

Orémus
Deus refúgium nostrum et virtus, pópulum ad te clamántem propítius réspice; et intercedénte gloriósa et immaculáta Vírgine Dei Genitríce Maria, cum beáto Ioseph, eius Sponso, ac beátis Apóstolis tuis Petro et Paulo, et ómnibus Sanctis, quas pro conversióne peccatórum, pro libertáte et exaltatióne sanctæ Matris Ecclésiæ, preces effúndimus, miséricors et benígnus exáudi. Per eúmdem Christum Dóminum nostrum.
- Amen.
(Preghiamo. Dio, nostro rifugio e nostra forza, guarda propizio al popolo che Ti invoca: e, per l’intercessione della gloriosa e immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, di san Giuseppe, suo Sposo, dei tuoi santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi, esaudisci, misericordioso e benigno, le preghiere che Ti presentiamo per la conversione dei peccatori, per la libertà e l’esaltazione della santa Madre Chiesa. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen)

Sancte Míchael Archángele, defénde nos in prælio, contra nequítiam et insídias diáboli esto præsídium. Imperet illi Deus, súpplices deprecámur: tuque, Prínceps militiae cœléstis, Sátanam aliósque spíritus malígnos, qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo, divina virtúte, in inférnum detrúde.
- Amen.

(O Arcangelo San Michele, difendici nella lotta: contro le perfide insidie del demonio; sii nostro presidio. “Lo respinga Iddio!” imploriamo supplichevoli. E Satana e gli altri spiriti del male che si aggirano nel mondo a rovina delle anime, tu, Principe delle schiere angeliche, ricaccia all’inferno con la forza di Dio. Amen.)

3 volte:
Cor Iesu sacratíssimum.
- Miserére nobis.

(Sacratissimo Cuore di Gesù.
Abbi pietà di noi)

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Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio.

(Papa Francesco)

 

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