martedì 23 aprile 2013

Un Motu proprio è una legge della Chiesa







Traduco da Le Forum Catholique. Riguarda i timori in ordine alla possibilità di abrogazione del Motu proprio Summorum Pontificum.




Il motu proprio è una legge che procede direttamente dal papa, e che non è controfirmata.


Ma è pur sempre una legge : si applica partire dalla sua edizione, in maniera universale e finché non è abrogata. Il motu proprio "Summorum Pontificum" del 2007 sarà dunque sempre in vigore, fintantoché non dovesse essere abrogato. Il che però non impedisce di frenare le sue modalità di applicazione, attraverso delle istruzioni, per esempio.


Sulla questione, il discorso è un po' più complicato. Il motu proprio del 2007 in effetti non fa che riconoscere che la messa di San Pio V non essendo mai stata abrogata, è sempre in vigore (articolo 1) :

« Perciò è lecito celebrare il Sacrificio della Messa secondo l’edizione tipica del Messale Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato, come forma straordinaria della Liturgia della Chiesa ».
Conseguentemente, per abrogare il motu proprio, bisognerebbe abrogare il messale del 1962. Ciò che, oggi, è pressoché impossibile. Su questo punto, i tradizionalisti hanno vinto una ben dura battaglia (Ciò che ho appena citato è parola per parola la posizione di Jean Madiran e d'Itinéraires, all'epoca vivamente condannata).

Al di là di tutto, c'è qualcosa che non si può abrogare ed è che "Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso" (Benedetto XVI). Non si può abrogare lo spirito del Summorum Pontificum, perché è fortemente radicato nella coscienza che la Chiesa ha di se stessa.






Chiesa e postconcilio 23 aprile 2013

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