Don Cristoforo Dabrowski |
Dal sesso fino al voto ai partiti. Sacerdote "confessa" intero paese col questionario
15 domande esplicite per invitare ad un esame di coscienza
di GIACOMO BINI
Il parroco di Tobbiana e Fognano, don Cristoforo Dabrowski, ha distribuito a tutte le famiglie (per ora di Tobbiana, poi forse toccherà a Fognano), insieme al calendario della benedizione delle famiglie, un foglio intitolato "Esame di coscienza prima della confessione di Pasqua" contenente quindici domande che oltre a ricordare i doveri di precetto, come partecipare alla messa la domenica e le feste comandate o confessarsi e comunicarsi almeno a Pasqua, indicano anche, in modo dettagliato ed esplicito, i comportamenti contrari alla morale cattolica in materia di aborto, contraccezione, rapporti prematrimoniali e superstizione. Con accenni anche alla politica.
Ecco ad esempio alcune delle domande sulla procreazione e i comportamenti sessuali a cui i parrocchiani sono invitati a rispondere nel loro esame di coscienza: "Ho abortito oppure cooperato all’aborto, acconsentendovi o anche solo consigliandolo? Ho accompagnato qualcuno ad abortire? Se sono ancora fidanzato, ho peccato contro la purezza e la castità (rapporti sessuali prematrimoniali)? Ho commesso adulterio (anche solo con il pensiero e lo sguardo)? Ho adoperato mezzi contraccettivi contrari alla morale cattolica (pillola, profilattico, spirale, coito interrotto)? Ho commesso atti impuri in modo solitario?".
Nell’elenco compare anche una domanda sulle scelte in materia politica ed elettorale: "Sono favorevole a dottrine contrarie al cristianesimo e condannate dalla Chiesa (aborto, divorzio, contraccezione, eutanasia, fecondazione artificiale, ecc.)? Ho dato il voto a partiti o persone che appoggiano queste aberrazioni? In passato ho votato a favore dell’aborto e del divorzio?".
L’esame di coscienza proposto da don Cristoforo non si limita ad enunciare principi etici in generale, ma scende nel particolare della vita di ciascuno dicendo semplicemente e chiaramente quello che non si deve fare, come "portare addosso o in casa amuleti, portafortuna, corni, ferri di cavallo" oppure essere "in lite con qualcuno (non ci parlo), specialmente con qualche parente", bestemmiare, coltivare odi e rancori".
L’elenco continua con le citazioni di "spettacoli immorali, stampa immorale" o l’aver "navigato su siti internet immorali".
"E’ un aiuto all’esame di coscienza – spiega Don Cristoforo – che è utile perché è molto concreto. Non si scappa: o sì o no, o di qua o di là. Il compito della Chiesa è ricordare le regole fondamentali. La Chiesa accoglie tutti, ma bisogna innanzitutto capire la situazione di ognuno e per il perdono è necessario sapere che cosa si perdona".
Sulle scelte elettorali don Cristoforo spiega che un cattolico "prima di votare dovrebbe informasi sui programmi dei partiti e delle persone. Purtroppo spesso i programmi non sono chiari e facili da leggere – aggiunge il parroco di Tobbiana – e può accadere che le scelte legislative non siano in linea con i programmi, ma se voto un partito che non espone queste posizioni chiaramente è un voto in bianco. E’ arrivato il tempo che i cattolici si sveglino. La Chiesa non indicherà mai un partito ma i principi sì".
Don Cristoforo riferisce che il suo aiuto all’esame di coscienza è stato ben accolto dai fedeli, come già è avvenuto nella sua precedente parrocchia di San Pantaleo: "A un certo punto bisogna pure sapere chi siamo, altrimenti si perde l’identità".
http://www.lanazione.it
Montale (Pistoia), 26 febbraio 2017
Il parroco di Tobbiana e Fognano, don Cristoforo Dabrowski, ha distribuito a tutte le famiglie (per ora di Tobbiana, poi forse toccherà a Fognano), insieme al calendario della benedizione delle famiglie, un foglio intitolato "Esame di coscienza prima della confessione di Pasqua" contenente quindici domande che oltre a ricordare i doveri di precetto, come partecipare alla messa la domenica e le feste comandate o confessarsi e comunicarsi almeno a Pasqua, indicano anche, in modo dettagliato ed esplicito, i comportamenti contrari alla morale cattolica in materia di aborto, contraccezione, rapporti prematrimoniali e superstizione. Con accenni anche alla politica.
Ecco ad esempio alcune delle domande sulla procreazione e i comportamenti sessuali a cui i parrocchiani sono invitati a rispondere nel loro esame di coscienza: "Ho abortito oppure cooperato all’aborto, acconsentendovi o anche solo consigliandolo? Ho accompagnato qualcuno ad abortire? Se sono ancora fidanzato, ho peccato contro la purezza e la castità (rapporti sessuali prematrimoniali)? Ho commesso adulterio (anche solo con il pensiero e lo sguardo)? Ho adoperato mezzi contraccettivi contrari alla morale cattolica (pillola, profilattico, spirale, coito interrotto)? Ho commesso atti impuri in modo solitario?".
Nell’elenco compare anche una domanda sulle scelte in materia politica ed elettorale: "Sono favorevole a dottrine contrarie al cristianesimo e condannate dalla Chiesa (aborto, divorzio, contraccezione, eutanasia, fecondazione artificiale, ecc.)? Ho dato il voto a partiti o persone che appoggiano queste aberrazioni? In passato ho votato a favore dell’aborto e del divorzio?".
L’esame di coscienza proposto da don Cristoforo non si limita ad enunciare principi etici in generale, ma scende nel particolare della vita di ciascuno dicendo semplicemente e chiaramente quello che non si deve fare, come "portare addosso o in casa amuleti, portafortuna, corni, ferri di cavallo" oppure essere "in lite con qualcuno (non ci parlo), specialmente con qualche parente", bestemmiare, coltivare odi e rancori".
L’elenco continua con le citazioni di "spettacoli immorali, stampa immorale" o l’aver "navigato su siti internet immorali".
"E’ un aiuto all’esame di coscienza – spiega Don Cristoforo – che è utile perché è molto concreto. Non si scappa: o sì o no, o di qua o di là. Il compito della Chiesa è ricordare le regole fondamentali. La Chiesa accoglie tutti, ma bisogna innanzitutto capire la situazione di ognuno e per il perdono è necessario sapere che cosa si perdona".
Sulle scelte elettorali don Cristoforo spiega che un cattolico "prima di votare dovrebbe informasi sui programmi dei partiti e delle persone. Purtroppo spesso i programmi non sono chiari e facili da leggere – aggiunge il parroco di Tobbiana – e può accadere che le scelte legislative non siano in linea con i programmi, ma se voto un partito che non espone queste posizioni chiaramente è un voto in bianco. E’ arrivato il tempo che i cattolici si sveglino. La Chiesa non indicherà mai un partito ma i principi sì".
Don Cristoforo riferisce che il suo aiuto all’esame di coscienza è stato ben accolto dai fedeli, come già è avvenuto nella sua precedente parrocchia di San Pantaleo: "A un certo punto bisogna pure sapere chi siamo, altrimenti si perde l’identità".
http://www.lanazione.it
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