Conoscete Gianna Jessen? Gianna è donna americana cristiana evangelica. Di lei la Beata Madre Teresa di Calcutta disse: «Dio sta usando Gianna per ricordare al mondo che ogni essere umano è prezioso per Lui. È bello vedere la forza dell’amore di Gesù che Egli ha riversato nel suo cuore. La mia preghiera per Gianna, e per tutti quelli che la ascoltano, è che il messaggio dell’amore di Dio ponga fine all’aborto con il potere dell’amore».
Gianna, infatti, sopravvisse all’aborto salino e ora si batte affinché il Vangelo della vita trionfi nei cuori e nelle nazioni. Leggiamo la sua storia, raccontata da lei stessa:
«Sono stata abortita quando sia la mia madre biologica che il mio padre biologico avevano 17 anni. Mia madre era al 7° mese e mezzo di gravidanza quando decise di andare alla Planned Parenthood, che è il grande fornitore di aborti nel mondo, dove le consigliarono di avere un aborto praticato con la soluzione salina negli ultimi due trimestri: la soluzione salina viene iniettata nell’utero, il bambino la succhia e brucia dentro e fuori e porta la madre al parto entro le successive 24 ore. Tutti sono rimasti grandemente sorpresi e scioccati quando mi videro arrivare viva invece che morta il 6 aprile del 1977 in una clinica abortista della contea di Los Angeles. La cosa più fantastica riguardo la perfetta tempistica del mio arrivo è che il medico abortista non era ancora entrato in servizio e non gli è stata data l’opportunità di continuare con il suo piano per la mia vita che era la morte.
Io mi trovo nel bell’edificio del governatore e amo il vostro paese come amo il mio, ma so che viviamo in un periodo in cui è politicamente molto scorretto nominare il nome di Gesù Cristo in posti come questo, di portarLo in incontri come questo, perché il Suo nome può mettere le persone terribilmente a disagio, ma io non sono sopravvissuta per mettervi a vostro agio.
E così sono stata partorita viva dopo 18 ore e dovevo essere cieca, bruciata… morta. Una bellissima rivincita è stata il fatto che il medico che ha praticato l’aborto ha dovuto firmare il mio certificato di nascita. Così so chi è e chiunque, nella mia documentazione medica, può leggere “nata per aborto salino”. Non hanno vinto!
Ho fatto delle ricerche sull’uomo che ha praticato l’aborto su di me e ho scoperto che ha la più grande catena di cliniche abortiste negli USA e fattura 70 milioni di dollari all’anno. Diversi anni fa ho letto una sua intervista in cui h dichiarato: “Ho abortito più di un milione di bambini. Per me è una passione.”
Vi racconto queste cose perché, signore e signori, stiamo combattendo nel mondo un’interessante battaglia, che lo si capisca o no. È in corso una battaglia che vede affrontarsi la vita e la morte.
Un’infermiera chiamò un’ambulanza che mi portò in ospedale e ciò ha del miracolo perché la prassi di allora e fino al 2002 nel mio paese era di concludere la vita di un bambino sopravvissuto all’aborto mediante strangolamento, soffocamento o lasciandolo in disparte fino al raggiungimento della morte. Ma il 5 agosto 2002, il mio straordinario presidente Bush ha firmato il Born Alive Infants Protection Act, facendolo diventare una legge che impedisce il ripetersi di cose simili.
Vedete, spero di essere odiata fino al giorno della mia morte, così quando sarò presso Dio saprò cosa vuol dire essere stati odiati, intendo dire che anche Cristo fu odiato. Non che io cerchi di essere odiata, ma so di esserlo già perché proclamo la vita.
Io dico “Voi non mi avete preso”, l’olocausto silenzioso non mi ha vinto e la mia missione, tra le altre cose, signore e signori, è questa: di portare un po’ di umanità in un dibattito che è diventato una semplice “questione”. Abbiamo rimosso le nostre emozioni, ci siamo induriti, è questo che volete? Quanto siete disposti a sopportare, a rischiare per proclamare la verità, nell’amore e nella grazia e farvi avanti, disposti almeno a farvi odiare? Alla fine tutto questo riguarda voi… o me? Mi hanno odiata fin dal concepimento. Ma sono stata amata da molte più persone e specialmente da Dio. Sono la bambina di Dio. È meglio che siate gentili con me perché mio Padre è il padrone dell’universo.
Sono costretta a dire questo: se l’aborto è una questione di “diritti della donna”, dov’erano i miei? Non c’è nessuna femminista che protesta per miei diritti. Sono stati violati e la vita è stata soffocata nel nome dei “diritti delle donne”? Quando sento il disgustoso argomento secondo il quale bisognerebbe abortire i bambini disabili… oh… l’orrore che sente il mio cuore!
Signore e signori, ci sono cose che si possono imparare solo dai più deboli tra noi. E quando li soffochi, tu sei il perdente. Il Signore si prende cura di loro ma tu soffrirai per sempre. E quale arroganza, assoluta arroganza nell’argomentazione secondo la quale il forte dovrebbe dominare il più debole e decidere chi dovrebbe vivere e chi morire. Non potete nemmeno far battere il vostro cuore, tutto il potere che pensate di possedere in realtà non c’è. È la misericordia di Dio che vi sostiene, anche quando Lo odiate.
Mi guardavano e dicevano: “Gianna non sarà mai niente”. Una cosa sempre e di molto incoraggiante! Per farla breve, imparai a camminare all’età di tre anni e mezzo con il deambulatore e i tutori. Vedete, signore e signori, io sono più debole rispetto alla maggior parte di voi, ma questo è un piccolo prezzo da pregare per essere capace di benedire il mondo come faccio e offrire una speranza.
A volte non comprendiamo quanto la sofferenza possa essere bella, ma quando arriva ci dimentichiamo del fatto che Dio ha tutto sotto controllo e che Lui ha il Suo modo per far diventare bellissime le cose più miserabili.
Ho incontrato la mia madre biologica e l’ho perdonata. Sono cristiana. Fu un momento davvero toccante. Venne ad un evento a cui partecipai due anni fa (2006, nda). Mi salutò e mi disse: “Sono tua madre”. Fu un giorno difficile. Probabilmente penserete che sono una sciocca ma ero seduta e pensavo: “Non ti appartengo. Appartengo a Cristo. Sono la Sua bambina e sono una principessa e così non m’importa ciò che dici, o se sei arrabbiata, distrutta, non mi interessa”.
Vorrei parlare direttamente agli uomini presenti in questa stanza e fare qualcosa che non è mai stato fatto. Uomini, voi siete stati fatti per grandi cose. Voi siete stati fatti per alzarvi ed essere uomini. Voi siete stati fatti per difendere donne e bambini, non per girare la testa quando sapete che è in corso un omicidio e non fare niente a riguardo. Non siete stati fatti per usarci e poi lasciarci sole. Voi siete fatti per essere gentili, grandi, aggraziati, forti e per prendere posizione. Ascoltatemi: sono stufa di fare il vostro lavoro. Donne, voi non siete fatte per essere abusate, non siete fatte per stare lì e ignorare il vostro valore. Meritate che si combatta per voi, sempre. Ora è il vostro momento: quale tipo di persone volete essere?
Ho una fiducia enorme. Ho fiducia in voi uomini che solleverete l’argomento nei dibattiti politici. Lo dico in particolare agli uomini. Vi dico siete fatti per fare grandi cose: siete fatti per difendere il bene e la giustizia. Questa ragazza è qui in piedi per dirvi: è il vostro momento. Che uomo vuoi essere? Un uomo preoccupato della propria gloria o preoccupato della gloria di Dio? È tempo di schierarsi. È giunto il momento. Dio vi assisterà. Dio sarà con voi. Avete l’opportunità di glorificare e onorare Dio nel 2008.
Finisco con questo: alcuni di voi potranno essere annoiati dal fatto che ho parlato così tanto di Dio e di Gesù, ma io non posso stare in questo mondo senza dare tutto il mio cuore, la mia mente, la mia anima e la mia forza al Cristo che mi ha dato la vita. Se pensate che io sia una sciocca questa è un’altra gioia nel mio cuore. Il mio unico scopo è di far sorridere Dio. Spero che qualcosa di quanto ho detto abbia un senso, perché viene dal mio cuore. Dio vi benedica e vi custodisca»
(Conferenza per la difesa della vita in Melbourne, Australia, nel 2008).
Il 1° febbraio di quest’anno, Gianna è stata ospite del Movimento per la Vita di Biella e ha risposto alle domande dei presenti, cattolici e non. Ha parlato di sé alternando fatti e considerazioni personali. Gianna non ha avuto un’infanzia e un’adolescenza facili, ma non si sente una vittima: «Ma non sopporto il pensiero vittimista, perché se mi penso come una vittima divento prima di tutto schiava internamente e poi sostengo la creazione di una cultura di vittime che iniziano a gridare per essere governate e dominate. La libertà a volte è considerata dall’uomo come una responsabilità troppo grande e la tirannia è in questo modo facilitata, ma questo è un inganno: siamo nati per essere liberi!».
Gianna si è fatta molti nemici nel suo paese, a causa della sua lotta contro l’aborto, ma si sente serena: «Le persone cercano di svergognarmi, ma io resisto perché non sono nata per vivere nella vergogna. Gesù è il mio Creatore e non mi fa vergognare di nessuno: la vergogna non guarisce, la Grazia sì».
Prima di salutare raccomanda ai membri del “sesso forte” presenti: «Noi immaginiamo spesso Gesù quasi come un effemminato; lui è sì gentile e amorevole, ma è anche un guerriero! Non stava lì a supplicare le persone affinché lo ascoltassero, ma era coraggioso. Noi dobbiamo permettere ai nostri uomini di essere più uomini, creati per proteggere donne e bambini, non per usarci e abbandonarci. (…) Se tu, uomo, hai usato le donne e le hai maltrattate, non devi per forza essere quell’uomo ancora. Non è per questo che sei stato creato. Gli uomini veramente attraenti sono quelli coraggiosi e fedeli, quelli che combattono per ciò che è buono e giusto. Forse i tuoi esempi di uomo non sono stati così: tu puoi essere il primo fedele, che fa cambiare le cose in famiglia».
Ma non dimentica il “gentil sesso”: «Mi azzardo a dire che troppe donne non sanno di essere degne di amore: forse nessuno ve lo ha detto prima, forse i vostri genitori vi hanno ignorato. Ma voi siete amate da Dio! Noi non siamo state create per implorare di essere amate, siamo già degne di amore».
Gianna è evangelica, eppure è molto più cattolica di molti (sedicenti) cattolici che bazzicano le sacrestie.
Sito ufficiale di Gianna Jessen
Videotestimonianza “La bambina di Dio”
Gianna Jessen a Italia sul Due (6-2-2012, Rai Due)
Ogni donna è degna di essere amata da uomini coraggiosi e fedeli nella lotta per la vita, di Irene Bertoglio (Libertà&Persona, 05/02/2013)
Rubrica di papalepapale.com a cura di Ester M. Ledda 6 febbraio 2013
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