Interessante e utile foglietto sulla S. Comunione preparato da don Andrea Brugnoli di San Zeno alla Zai (Vr):
fronte:
retro:
ecco il testo del foglietto :
Comunione
in mano o in bocca?
Nel 1989 la Santa
Sede concede alle Diocesi italiane un “indulto”, un permesso speciale di dare
la comunione in mano in modo straordinario in alcune circostanze particolari:
-Accanto all’uso
della Comunione sulla lingua, la Chiesa permette di dare l’Eucaristia
deponendola sulle mani dei fedeli. Il modo consueto di ricevere la Comunione
deponendo la particola sulla lingua rimane del tutto conveniente. (Decreto
sulla Comunione Eucaristica, Cei 19 luglio 1989).
Il Papa ci dona un esempio meraviglioso sul come possiamo
ricevere la Santa Comunione: inginocchiandoci e ricevendola direttamente in
bocca. Per secoli la Chiesa ha dato la Santa Comunione così e tutte le persone
hanno sempre portato grande rispetto e adorazione verso la presenza reale di
Gesù nell’Eucarestia. Oggi prendendola in mano molte persone hanno perso il
senso di rispetto e di adorazione verso Gesù. Per molti è diventato un pezzo di
pane, un biscotto che posso prendere in mano come tutti gli oggetti che prendo
in mano ogni giorno… molti non sanno più che lì c’è Gesù vivo!
Il Cardinale Canizares, prefetto della Congregazione per il
Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, testimonia: “Io credo che sia
necessario in tutta la Chiesa che la
comunione si riceva in ginocchio. Infatti se ci si comunica in piedi,
bisogna genuflettersi o inginocchiarsi profondamente, cosa che non viene fatta”.
Inizia anche tu:
accostati alla Santa Comunione, come ci insegna il Papa, riscoprirai che Gesù è
vivo e ti vuole incontrare!
Gesù è vivo e presente nell'Eucaristia
“Sii vigilante affinché tu non perda niente del corpo del
Signore. Se tu lasciassi cadere qualcosa, devi considerarlo come se tu avessi
tagliato uno dei membri del tuo proprio corpo. Dimmi, ti prego, se qualcuno ti
desse granelli d’oro, tu per caso non li terresti con la massima cautela e
diligenza, intento a non perdere niente? Non dovresti tu curare con cautela e
vigilanza ancora maggiore, affinché niente e nemmeno una briciola del corpo del
Signore possa cadere a terra, perché è di gran lunga più prezioso dell’oro o
delle gemme?” (San Cirillo 315-387).
Quali sono i frutti della santa Comunione?
La sacra Comunione accresce la nostra unione con Cristo e
con la sua Chiesa, conserva e rinnova la
vita di grazia ricevuta nel Battesimo e nella Cresima e ci fa crescere
nell’amore verso il prossimo fortificandoci nella carità, cancella i peccati
veniali e ci preserva in futuro dai peccati mortali.
(dal Compendio al Catechismo della Chiesa Cattolica, 202)
Come posso
fare bene la Comunione?
I sei passi per ricevere Gesù:
All’Agnello di Dio mi metto in ginocchio sul banco e mi
preparo
Se sono in grazia di Dio, mi avvicino al sacerdote con
grande raccoglimento
Davanti al sacerdote mi inginocchio e tengo le mani giunte
Alle parole: “Il Corpo di Cristo”, io rispondo con fede: “Amen”
Ricevo la particola consacrata direttamente in bocca
Ritorno al mio posto e in ginocchio ringrazio Gesù che ora
vive in me
Ad ogni
Messa posso fare la Comunione?
Forse quando arrivi in chiesa ti chiedi: oggi farò la
comunione? Spesso rispondi: “mi sento di farla…” oppure “non mi sento, mi sento
lontano/a da Gesù”.
Ricorda che per fare una buona comunione è necessario:
- essere in grazia di Dio, ovvero non avere sulla
coscienza alcun peccato grave non confessato, altrimenti è necessario prima
confessarsi;
- rendersi conto di Chi si va a ricevere, il
Figlio di Dio vivo e vero;
- desiderarlo con tutto il cuore; comunicarsi in
modo degno e devoto.
Se non puoi accostarti a Gesù Eucarestia perché ti trovi a
vivere una situazione particolare, puoi pregare stando al tuo posto per
ottenere la “comunione spirituale”.
Comunione
spirituale
Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo
Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non
posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi
separi mai da te.
da MiL
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