mercoledì 17 novembre 2021

Culto crescente in Polonia per Don Dolindo: a Jasna Góra si prega per la beatificazione





Il grande mistico campano amico di Padre Pio, che lo chiamava “il santo apostolo di Napoli”, è molto conosciuto e amato anche in Polonia, dove un libro su di lui ha venduto circa mezzo milione di copie. E il 19 novembre, nel 51° anniversario della sua morte, al Santuario della Madonna di Czestochowa si celebrerà una Messa per impetrarne la beatificazione.




ECCLESIA

Wlodzimierz Redzioch, 17-11-2021

Ai pellegrini napoletani che si recavano da lui a San Giovanni Rotondo, Padre Pio diceva spesso: “Che ci venite a fare qui da me, voi che tenete don Dolindo a casa vostra?”. Queste parole riflettono la grande stima che Padre Pio nutriva verso don Dolindo Ruotolo chiamato da lui “il santo apostolo di Napoli”.

Don Dolindo era un mistico che parlava con Gesù, con la Madonna e con il proprio angelo custode ma anche con santa Gemma Galgani; era una figura carismatica che sapeva leggere nei cuori della gente; grazie alla sua intercessione faceva guarire tanti ammalati; era pure un esorcista. Ma allo stesso tempo era un uomo colto, autore di tanti scritti teologici e anche di musica sacra.

Don Dolindo è morto il 19 novembre 1970. Cinquantuno anni fa, per tanta gente di Napoli, era morto un santo ma la sua vita travagliata, segnata anche dalle incomprensioni dentro la Chiesa, ha fatto ritardare il suo processo di beatificazione. Ma finalmente a maggio di quest’anno si è fatto un passo in avanti: con un decreto ufficiale firmato dall’arcivescovo metropolita di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, si sono stabilite le parti attrici del processo. Mons. Battaglia scrive: “In virtù di questo decreto, io Domenico Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, stabilisco che le parti attrici della causa del Servo di Dio Dolindo Ruotolo, sacerdote diocesano (1882-1970), saranno l’Arcidiocesi di Napoli (…) e la Parrocchia di San Giuseppe dei Vecchi e Immacolata di Lourdes, con sede in Napoli (…)”.

Adesso, per cominciare il processo, bisogna aspettare soltanto il nulla osta della Congregazione per la Dottrina della Fede. Quest’anno è stato anche indicato il postulatore della causa, don Francesco Asti, professore di Teologia spirituale, decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale “Sezione San Tommaso d’Aquino”, a Capodimonte-Napoli.




Ogni 19 del mese, in ricordo della morte di don Dolindo, centinaia di persone si radunano presso la sua tomba (nella foto) nella chiesa napoletana di San Giuseppe dei Vecchi e Immacolata di Lourdes in via Salvatore Tommasi per adorare il Santissimo Sacramento e recitare il Rosario. E lo fanno da più di cinquant’anni.



Ma non tutti sanno che don Ruotolo è anche molto conosciuto in Polonia e questo grazie pure ad una giornalista e scrittrice, Joanna Bątkiewicz-Brożek. Il suo libro su don Dolindo “Gesù, pensaci tu!”, che in Polonia ha venduto circa mezzo milione di copie, l’ha fatto conoscere ampiamente anche nella patria di san Giovanni Paolo II. Il 24 giugno 2021, nel 116° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Dolindo, Bątkiewicz-Brożek ha ricevuto la nomina a vicepostulatrice del processo di beatificazione e canonizzazione.

Quest’anno, in occasione dell’anniversario della morte del sacerdote napoletano, il 19 novembre 2021, i suoi devoti polacchi si raduneranno nel Santuario della Madonna Nera di Czestochowa per una veglia di preghiera in sua memoria. Alle ore 18, nella cappella della Madonna del monastero di Jasna Góra, inizierà una preghiera comune di adorazione seguita dalla Santa Messa celebrata da don Robert Skrzypczak per la beatificazione del Servo di Dio. Don Skrzypczak, professore e grande propagatore del culto di don Dolindo in Polonia, è riuscito ad avere da una sua familiare, Grazia Ruotolo (già nota ai lettori della Nuova Bussola), gli scritti musicali del mistico napoletano. Durante la Messa in Polonia saranno eseguite le composizioni liturgiche di don Dolindo; invece, dopo l’Eucaristia ci sarà un concerto della sua musica eseguito dal Coro del monastero di Jasna Góra “Pueri Claromontani”, diretto da Maria Bujalska.







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