Il 27 aprile 1939 il Card. Ernesto Ruffini tenne dei fervorini per l'Ora di Adorazione nella patriarcale basilica di Santa Maria Maggiore in occasione del III Congresso Nazionale dei Sacerdoti Adoratori d'Italia. In ogni fervorino il Cardinale illustrò il legame che vi è tra la Santissima Eucaristia e la Vergine Immacolata, considerando - nel primo - la di Lei divina Maternità.
Non possiamo onorare la Santissima Eucaristia senza onorare Maria. Gesù, presente nella Santissima Eucaristia, è il figlio di Maria, come cantiamo nei due inni eucaristici: «Ave verum corpus, natum de Maria Virgine»; e ancora: «Pange lingua gloriosi Corporis mysterium, Sanguinisque praetiosi Quem in mundi praetius Fructus ventris generosi Rex effudit gentium».
La relazione di madre e figlio rimane realtà anche nella Santissima Eucaristia: Gesù, nel sacramento dell'altare, è e si mostra vero Dio: dunque Maria è vera madre di Dio, e il trionfo della divinità di Gesù nell'Ostia consacrata è anche il trionfo della Maternità divina di Maria.
Opportunamente perciò è stato scelto per l'ora di adorazione questo massimo tempio della Regina del Cielo, la basilica di Santa Maria Maggiore, nel quale papa Sisto III volle, quindici secoli or sono, perpetuare con uno splendido mosaico sopra l'altare centrale quel dogma che è la radice di tutte le grandezze di Maria: la divina Maternità. Come l'Eucaristia, così, del pari, la Madonna è compendio della nostra religione giacché in Lei sembrano adunarsi le più sublimi verità della nostra santa fede.
La devozione a Maria alimenta la devozione alla Santissima Eucaristia.
Maria è umile, pura, obbediente fino al sacrificio di se stessa, come dimostrò nel triplice colloquio con l'arcangelo Gabriele, e sa bene che l'Eucaristia è esempio e sorgente di queste sue predilette virtù; perciò ad essa conduce le anime che a Lei sono devote.
Ella ama Gesù, e questo amore intensissimo è la misura del suo zelo per farlo amare, là, soprattutto, dov'Egli è presente. Ecco perché l'Eucaristia e la Madonna hanno avuto attraverso i secoli la medesima sorte: i protestanti hanno negato il dogma della transustanziazione e nello stesso tempo hanno rifiutato il culto alla Vergine Madre; la Chiesa, cosiddetta ortodossa, ha mantenuto in onore il culto di Maria ed ha anche conservato il Santissimo Sacramento.
A Lourdes, presso il più famoso santuario mariano dei nostri tempi, è risaputo come sia circonfusa sempre più di gloria la Santissima Eucaristia.
Prostriamoci dunque, venerandi fratelli, nella più profonda adorazione, facendo nostri i sentimenti dei santi Magi quando, dopo lungo viaggio e penosa ricerca, «invenerunt Iesum cum Maria matre eius» (Mt 2,11).
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INCARNAZIONE ED EUCARISTIA
L'Eucaristia, prolungando l'Incarnazione del Verbo, prolunga anche la divina Maternità di Maria che si radica, appunto, ineffabilmente, nel mistero dell'Incarnazione verginale del Verbo e nel mistero della nascita verginale del Verbo Incarnato: ambedue -l'Incarnazione e la nascita verginale- operate dallo Spirito Santo.
Padre Stefano M. Manelli
De Vita Contemplativa - Giugno 2013
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