Una domanda non facile a cui rispondere, per un cristiano che tiene sempre presenti le difficoltà del suo prossimo. Ma papa Benedetto, in un momento di distensione e familiarità, ha voluto rispondere così:
"Ora, qualcuno potrebbe dire: ma sarà lecito essere tanto felici, quando il mondo è così pieno di sofferenza, quando esiste tanta oscurità e tanto male? È lecito essere così spavaldi e gioiosi? La risposta può essere soltanto: «sì»! Perché dicendo «no» alla gioia non rendiamo servizio ad alcuno, rendiamo il mondo solamente più oscuro. E chi non ama se stesso non può dare nulla al prossimo, non può aiutarlo, non può essere messaggero di pace. Noi questo lo sappiamo dalla fede, e lo vediamo ogni giorno: il mondo è bello e Dio è buono. E per il fatto che Egli si è fatto uomo ed è venuto in mezzo a noi, che Egli soffre e vive con noi, noi lo sappiamo definitivamente e concretamente: sì, Dio è buono ed è bene essere persona. Noi viviamo di questa gioia, e partendo da questa gioia cerchiamo anche di portare gioia agli altri, di respingere il male e di essere servitori della pace e della riconciliazione".
Fonte: Discorso al termine della "Serata Bavarese" nell'ambito del pellegrinaggio dell'arcidiocesi di Monaco e Frisinga
Testo preso da: E il Papa si chiede: "E'lecito essere felici, anche se c'è tanta sofferenza nel mondo?" http://www.cantualeantonianum.com/2012/08/e-il-papa-si-chiede-elecito-essere.html#ixzz22fDiKfsK
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