martedì 27 novembre 2012

Il diavolo fa le pentole... ma non le monete. La Slovacchia rivuole le aureole dei suoi santi





Ricordate la notizia di qualche giorno fa, a proposito della incomprensibile richiesta di qualche euroburocrate allergico ai cristiani di cancellare i "simboli religiosi" dalle monete slovacche per la commemorazione dei Santi Cirillo e Metodio? 
Bene, pare ora che a seguito delle proteste levatesi da parecchi parti, in prima fila le Chiese, ecco la marcia indietro della Banca centrale Slovacca (che pure si era prima piegata), e ora sostiene la richiesta ufficiale di mantenere il disegno originale, aureole e crocette comprese. Così oggi il SIR ha dato la notizia in italiano:
(Sir Europa - Bratislava) - Il non voler rappresentare i santi Cirillo e Metodio con i simboli religiosi che li caratterizzano è una mancanza di rispetto nei confronti degli abitanti della Slovacchia e dei valori cristiani. Per questo motivo la Conferenza episcopale slovacca accoglie con favore il fatto che la Banca centrale slovacca abbia cambiato la sua intenzione a riguardo e che il design recentemente approvato della moneta commemorativa rispetti ora le radici cristiane della nazione. Secondo Anton Ziolkovský, segretario esecutivo della Conferenza episcopale, non si possono separare i santi Cirillo e Metodio dalla loro missione: “Ringraziamo tutti coloro che, con il loro sostegno, hanno contribuito a questo cambio e speriamo che le nostre legittime motivazioni siano ora rispettate anche dalla Commissione europea (Ce)”. Il design originario della moneta commemorativa, che sarà emessa in occasione del 1150° anniversario dell’arrivo dei fratelli di Tessalonica nella regione della Grande Moravia, era stato respinto dalla Ce e da diversi Stati membri che avevano chiesto di eliminare l’aureola e le croci dai vestiti. La Banca centrale slovacca, che aveva inizialmente assecondato la richiesta, dopo le proteste giunte dalla Chiesa cattolica, da diverse istituzioni e da eminenti figure della vita sociale e politica slovacca, ha infine deciso di insistere sul design originario mantenendo i simboli religiosi.





A volte far sentire le esigenze delle maggioranze silenziose (e cristiane) calpestate e vilipese è davvero necessario. E adesso prepariamoci alle immancabili polemiche natalizie su: presepi a scuola sì o presepi no...


Testo preso da: Cantuale Antonianum  27 novembre 2012

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