Nel 1989 la Santa Sede concede alle Diocesi italiane un “indulto”, un permesso speciale di dare la comunione in mano in modo straordinario in alcune circostanze particolari:
-Accanto all’uso della Comunione sulla lingua, la Chiesa permette di dare l’Eucaristia deponendola sulle mani dei fedeli. Il modo consueto di ricevere la Comunione deponendo la particola sulla lingua rimane del tutto conveniente. (Decreto sulla Comunione Eucaristica, Cei 19 luglio 1989).
Il Papa Benedetto XVI ci ha donato un esempio meraviglioso sul come possiamo ricevere la Santa Comunione: inginocchiandoci e ricevendola direttamente in bocca. Per secoli la Chiesa ha dato la Santa Comunione così e tutte le persone hanno sempre portato grande rispetto e adorazione verso la presenza reale di Gesù nell’Eucarestia. Oggi prendendola in mano molte persone hanno perso il senso di rispetto e di adorazione verso Gesù. Per molti è diventato un pezzo di pane, un biscotto che posso prendere in mano come tutti gli oggetti che prendo in mano ogni giorno… molti non sanno più che lì c’è Gesù vivo!
Il Cardinale Canizares, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, testimonia: “Io credo che sia necessario in tutta la Chiesa che la comunione si riceva in ginocchio. Infatti se ci si comunica in piedi, bisogna genuflettersi o inginocchiarsi profondamente, cosa che non viene fatta”.
Inizia anche tu: accostati alla Santa Comunione, come ci insegna il Papa, riscoprirai che Gesù è vivo e ti vuole incontrare!
Gesù è vivo e presente nell’Eucaristia
“Sii vigilante affinché tu non perda niente del corpo del Signore. Se tu lasciassi cadere qualcosa, devi considerarlo come se tu avessi tagliato uno dei membri del tuo proprio corpo. Dimmi, ti prego, se qualcuno ti desse granelli d’oro, tu per caso non li terresti con la massima cautela e diligenza, intento a non perdere niente? Non dovresti tu curare con cautela e vigilanza ancora maggiore, affinché niente e nemmeno una briciola del corpo del Signore possa cadere a terra, perché è di gran lunga più prezioso dell’oro o delle gemme?” (San Cirillo 315-387).
Quali sono i frutti della santa Comunione?
La sacra Comunione accresce la nostra unione con Cristo e con la sua Chiesa, conserva e rinnova la vita di grazia ricevuta nel Battesimo e nella Cresima e ci fa crescere nell’amore verso il prossimo fortificandoci nella carità, cancella i peccati veniali e ci preserva in futuro dai peccati mortali.
(dal Compendio al Catechismo della Chiesa Cattolica, 202)
Come posso fare bene la Comunione?
I sei passi per ricevere Gesù
All’Agnello di Dio mi metto in ginocchio sul banco e mi preparo
Se sono in grazia di Dio, mi avvicino al sacerdote con grande raccoglimento
Davanti al sacerdote mi inginocchio e tengo le mani giunte
Alle parole: “Il Corpo di Cristo”, io rispondo con fede: “Amen”
Ricevo la particola consacrata direttamente in bocca
Ritorno al mio posto e in ginocchio ringrazio Gesù che ora vive in me
Ad ogni Messa posso fare la Comunione?
Forse quando arrivi in chiesa ti chiedi: oggi farò la comunione? Spesso rispondi: “mi sento di farla…” oppure “non mi sento, mi sento lontano/a da Gesù”.
Ricorda che per fare una buona comunione è necessario:
-
essere in grazia di Dio, ovvero non avere sulla coscienza alcun peccato grave non confessato, altrimenti è necessario prima confessarsi;
-
rendersi conto di Chi si va a ricevere, il Figlio di Dio vivo e vero;
-
desiderarlo con tutto il cuore; comunicarsi in modo degno e devoto.
Se non puoi accostarti a Gesù Eucarestia perché ti trovi a vivere una situazione particolare, puoi pregare stando al tuo posto per ottenere la “comunione spirituale”.
Comunione spirituale
Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi separi mai da te.
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