domenica 29 settembre 2024

San Michele Arcangelo: quale spiegazione dare alla misteriosa Linea di alcuni suoi santuari?







29 settembre

Pochi sanno che i santuari più importanti dedicati a San Michele Arcangelo sono misteriosamente posizionati su una via retta che arriva fino in Terra Santa. Il tracciato comincia in Irlanda, su un’isola deserta, dove l’Arcangelo Michele sarebbe apparso a San Patrizio per aiutarlo a liberare il suo Paese dal demonio. E’ qui che sorge il primo monastero: quello di Skellig Michael (“roccia di Michele”). 

La linea si dirige verso Sud e si ferma in Inghilterra, a Saint Michael’s Mount, un isolotto della Cornovaglia che con la bassa marea si unisce alla terraferma. Qui San Michele avrebbe parlato a un gruppo di pescatori. 

La linea sacra prosegue poi in Francia, in Normandia, a Mont Saint-Michel, anch’esso tra i luoghi di apparizione dell’Arcangelo Michele. Si tratta di uno dei siti turistici più visitati di tutta la Francia ed è patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1979. Questo luogo, abitato dai Galli, era intriso di forte misticismo, poi, nel 709, l’Arcangelo apparve al vescovo Sant’Auberto chiedendogli che gli venisse costruita una Chiesa nella roccia. Iniziarono i lavori, ma furono successivamente i monaci benedettini, a partire dal 900, ad edificare l’Abbazia. 

Sempre in linea retta, a ben 1000 chilometri di distanza, in Val di Susa, in Piemonte, sorge il quarto santuario: la Sacra di San Michele. La costruzione dell’Abbazia iniziò intorno all’anno Mille. 

Spostandosi di altri 1000 chilometri in linea retta si arriva in Puglia, sul Gargano, dove una caverna inaccessibile è diventata un luogo sacro: il Santuario di San Michele Arcangelo. Il Santuario fu iniziato intorno al 490 anno della prima apparizione dell’Arcangelo Michele a San Lorenzo Maiorano. 

Dall’Italia si prosegue verso la Grecia, sull’isola di Symi: qui il monastero custodisce un’effigie del San Michele alta 3 metri, una delle più grandi esistenti al mondo. 

La linea sacra termina in Israele, al Monastero del Monte Carmelo ad Haifa. Questo luogo è venerato fin dall’antichità e la sua costruzione come santuario cristiano e cattolico risale al XII secolo.

Questa Linea non può essere una semplice coincidenza. Sono venute fuori almeno tre spiegazioni a riguardo. Alcuni dicono che si tratterebbe del colpo di spada che San Michele inflisse a Lucifero per farlo sprofondare nell’Inferno. Un’altra spiegazione afferma che questa Linea sarebbe un monito di San Michele affinché vengano rispettate le leggi di Dio ed i fedeli vivano nella rettitudine.

Ma c’è un’altra spiegazione ancora. Questa linea è in perfetto allineamento con il tramonto del sole nel giorno del solstizio d’estate. Il che potrebbe significare l’importanza che San Michele Arcangelo rivestirà nel giorno in cui tutta la storia si ricapitolerà: il tramonto della storia e l’alba dell’eternità. 

Ogni spiegazione ha la sua credibilità; ed è possibile che tutte e tre dicano qualcosa di vero. Una cosa però è certa e cioè che anche un segno come questo dimostra quanto il Dio Cattolico (che è l’unico vero Dio) con i suoi Santi voglia accompagnarci nel cammino del tempo, offrendoci la straordinarietà del mistero in esso. 

Dinanzi ad una meraviglia come la Linea di San Michele, così come dinanzi a tante altre meraviglie, l’intelligenza umana, se vuole davvero rimanere “intelligenza”, deve inchinarsi e contemplare, per riconoscere come tutto sia sotto il controllo della Provvidenza. Per riconoscere che non siamo soli. Per riconoscere che tutto è al suo posto. E che se sembra alle volte trionfare il caos, è perché siamo nella prova. In quella prova che, prima di dissolversi, è il campo di battaglia per ognuno. Un campo di battaglia che potrà essere palcoscenico di gloria o di dannazione. Spetta ad ognuno di noi decidere.







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