sabato 11 dicembre 2021

Anche la scienza ci dice che l’Immacolata non è una donna come tutte le altre






Anche la chimica e la medicina ci dicono che l’Immacolata non è una donna come tutte le altre



di Corrado Gnerre

C’è un bel testo del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo (1882-1970), che ha come titolo: Riflessioni sul Santo Rosario di Maria. Un testo di cui consigliamo la lettura. Molto utile per la meditazione sui misteri del Rosario che va fatta secondo la richiesta della Vergine di Fatima nei Primi Sabati del mese.

Ebbene, in questo testo, don Dolindo, prendendo spunto dalla medicina, afferma che in Maria si è verificato un processo tanto di esosmòsi quanto di endosmòsi.

A scanso di equivoci diciamo subito che don Dolindo scriveva in maniera molto semplice e per il popolo, pur essendo i suoi testi profondissimi. Egli infatti spiega il significato di questi termini. Esosmòsi è il passaggio di due liquidi diversi dall’interno all’esterno. Endosmòsi è invece il passaggio di due liquidi diversi dall’esterno all’interno di una membrana porosa.

Detto questo, leggiamo cosa scrive don Dolindo:

Cominciò in Maria, appena ebbe concepito l’Uomo-Dio, direi quasi un esosmòsi e un endosmòsi mirabile di due vite: una umana, la vita materna di Maria; una divina, la vita temporale dell’Uomo-Dio, che viveva e si accresceva nel seno di Maria per la vita materna di Maria: il sangue di Maria circolava in Lui, e il Sangue suo che era divino, circolava in Maria, che donava sangue umano e riceveva Sangue Divino, per cui la sua vita materna era divina per il Verbo fatto carne in Lei.

Esosmòsi ed endosmòsi ammirabile che si realizzava in Maria come per Lei doveva realizzarsi nella Chiesa, Corpo Mistico di Gesù. Nella Chiesa, che doveva donarsi a Gesù per formarne il Corpo Mistico, e doveva ricevere da Gesù per Maria, la vita divina della grazia.

Esosmòsi ed endosmòsi che si realizzò in Maria nell’atto della sua concezione, quando Dio, in previsione dei meriti di Gesù, già presenti in Dio, in cui tutto è presente, la riempì di grazia, rendendola Immacolata.

Come poteva non essere “Immacolata” Maria, che doveva dare la vita a Colui che doveva distruggere il peccato, schiacciare per Lei il capo del demonio, distruggere il suo tenebroso regno, ed umiliare il suo orgoglio con l’umiliazione dell’Incarnazione e con l’estrema umiliazione della Croce?








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