lunedì 3 maggio 2021

Il sangue di san Gennaro non si è sciolto per la seconda volta di fila








2 Maggio 2021 | Attualità

Ieri, sabato precedente la prima domenica di Maggi, la Chiesa Napoletana festeggiava la Traslazione delle Reliquie del suo patrono san Gennaro. È questa una delle tre occasioni in cui solitamente avviene il miracolo della liquefazione del sangue. Le altre sono il 19 settembre, memoria del martirio del vescovo, e il 16 dicembre, festa del suo Patrocinio.
Questa triplice liquefazione significa che «Dio vuol mostrare al suo popolo di Napoli, che il sangue del loro gran Patrono – “æterno flori” come là lo chiamano nell’antica iscrizione sepolcrale – è sempre rubicondo e vivo al cospetto del Signore perché nell’eternità e in Dio non esiste passato, ma tutto è presente e in vita a lui dinnanzi. Il martirio del glorioso Vescovo protegge continuamente la bella e cara città di Partenope, così ricca in genio dei suoi figli, come i fiori magnifici di santità» [Card. A. I. Schuster, Liber Sacramentorum, Torino-Roma, 1932, vol. VIII, p. 262].
Però il sangue ieri non si è sciolto! Come pure non si era sciolto ed è rimasto solido lo scorso 16 dicembre.
Certamente si deve rilevare che questa non liquefazione attesta, in faccia agli increduli e ai razionalisti da operetta, della miracolosità dell’evento. Il sangue ribolle veramente: è Dio che concede questo miracolo, non è l’oscurantismo religioso a produrlo artificiosamente. Dio che, come concede questo beneficio e privilegio, così allo stesso modo, per ragioni imperscrutabili, può interromperlo.
Il fatto però desta evidentemente perplessità, se non addirittura qualche ansietà.
Certamente, ci dicono fonti del posto, se san Gennaro non ha fatto il miracolo vuol dare un monito alle autorità civili ed ecclesiastiche. Bisogna quindi pregare il Santo per esser fatti degni di ricevere ancora il beneficio del miracolo e perché accordi sempre la sua protezione e tutte le grazie, soprattutto quella di essere degni della sua impetrazione presso il trono di Dio.







Fonte immagine: ilriformista.it








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