mercoledì 13 maggio 2020

FATIMA, OGGI. GARABANDAL. L’AVVERTIMENTO È VICINO?




Marco Tosatti, 13/05/2020

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Sergio Russo, il nostro artigiano scrittore poliedrico Sergio Russo ci ha mandato una sua riflessione legata alle apparizioni mariane di Garabandal, quella che è stata definita la “Fatima Spagnola”. Prima di leggere quello che scrive Sergio Russo riporto quanto scrive un collega, David Murgia, molto attento ai fenomeni mariani. Scrive David Murgia:


Una delle cose che mi rammarico di non essere riuscito a fare – ma che mi prometto di fare al più presto – è occuparmi di quanto avvenuto a Garabandal, un piccolo paesino delle Asturie spagnole.

È una gran bella storia di cui qui in Italia si parla poco ma che merita di essere conosciuta.

A Garabandal, infatti, definita come la “Fatima spagnola”, quattro bambine – tra giugno del 1961 e novembre del 1965 – affermarono di aver visto più volte una Bella Signora e di aver udito da lei profezie sul futuro del mondo.
Esistono video e foto incredibili di quanto accaduto a Garabandal e delle esperienze che queste bambine (quasi tutte dodicenni) affermano di aver vissuto. E fa quasi commuovere vedere i loro volti e il contesto socio-culturale in cui tutto questo sarebbe avvenuto.
Tre di queste bambine sono ancora in vita. Alcune di loro hanno lasciato la Spagna e vivono negli States, in completo anonimato.
Sarebbe interessante poterle intervistare.
Su Garabandal la Chiesa si espressa più volte (con due commissioni) e ha dato sempre un parere negativo, anche se non del tutto. Nel senso che ha negato l’origine soprannaturale del fenomeno ma allo stesso tempo ha riconosciuto come il messaggio di queste esperienze non sia contrario all’insegnamento della Chiesa.
Ebbene, nelle visioni la Madonna avrebbe confidato alle veggenti, soprattutto a Conchita, alcuni avvenimenti interesserebbero il mondo intero. Avvenimenti in linea con la famosa profezia dei Tre Giorni di Buio.
Queste sono le fasi che ci interesseranno:
L’Avvertimento: viene direttamente da Dio per preparaci. si vedrà in cielo in ogni parte del mondo e sarà sentito da tutti, qualunque sia la loro condizione e conoscenza di Dio, esattamente nello stesso tempo. Sarà un’esperienza terribile, ma è per il bene delle nostre anime, perché vedremo dentro noi stessi, nella nostra coscienza, il bene e il male che abbiamo fatto.
Il Grande Miracolo: avverrà un giovedì alle 20.30 e durerà un quarto d’ora; ma un segno rimarrà visibile ai pini sino alla fine dei tempi. Coinciderà con un grande evento ecclesiale. Guariranno i malati presenti, i peccatori si convertiranno e gli increduli crederanno. Conchita sa la data del Miracolo e lo annuncerà otto giorni prima.
Il Castigo: Se dopo il Miracolo il mondo non cambierà, ci sarà un castigo. Dice Conchita: “Il castigo, se non cambiamo, sarà terribile. Quando lo vidi, sentii una grande paura, malgrado stessi vedendo allo stesso tempo la Vergine in tutta la Sua bellezza e indescrivibile bontà!”.
Ebbene secondo alcuni, questo tempo di Coronavirus coinciderebbe con i tempi dell’Avvertimento.
Tempi che coinciderebbero anche con i famosi 10 segreti di Medjugorje
§§§

E oggi è il 13 maggio, il giorno in cui 103 anni fa la Vergine apparve a Fatima. E lo stesso giorno in cui san Giovanni Paolo II fu ferito, e salvato, a piazza San Pietro. Ed ecco che cosa ci scrive Sergio Russo. Buona lettura.


***



IL GRANDE AVVERTIMENTO È ORAMAI MOLTO PROSSIMO…
In questi giorni stavo studiando, o meglio, ristudiando le Apparizioni Mariane di Garabandal (per chi già le conosce non c’è bisogno di ulteriori spiegazioni, mentre per coloro che ne hanno soltanto sentito parlare e vogliono approfondire, consiglio di leggere qui: http://ladivinavolonta.org/wp-content/uploads/2016/08/apparizionidiGarabandal.pdf , un breve ma documentato opuscolo, curato da un bravo e colto sacerdote, don Pablo Martin Sanguiao), Apparizioni avvenute fra il 1961 e il ’65 – più o meno gli stessi anni in cui si stava svolgendo il Concilio Vaticano II – nella frazione di San Sebastian de Garabandal, provincia di Santander, in Spagna.

La mia attenzione si è quindi soffermata su alcune parole pronunciate da una delle quattro veggenti, Mari Loli, che rispondeva a chi gli domandava appunto chiarimenti, sul Grande Avvertimento.


In questa Apparizione infatti, l’Avvertimento (che proviene da Dio, e che di seguito vedremo in cosa consiste) sarà preceduto da una particolare situazione sociale, diffusa a livello mondiale, la quale permetterà d’intuire che siamo ormai proprio molto prossimi al compiersi di detto Avvertimento.

Alla domanda: «Ricordi cosa abbia detto la Santa Vergine a proposito della tribolazione comunista che dovrebbe precedere l’Avvertimento?»

Mari Loli risponde: «Sembrerà come se il comunismo avesse invaso il mondo intero e fosse diventato difficile praticare la religione, per i sacerdoti sarà difficile dire Messa e per i fedeli aprire le chiese.»

Ho avuto allora come una felice intuizione – eppure l’avevo letta diverse volte prima – non riuscendo, sino ad ora, a capire cosa c’entrasse la “tribolazione comunista”, considerato il fatto che nel 1989 era già caduto il “muro di Berlino” e, benché in Cina, come in altri paesi, ci sia effettivamente ancora il comunismo, questo restava comunque circoscritto a quei determinati territori…

Ha proprio ragione chi ha detto che “le profezie si cominciano a capire dal momento che esse iniziano a compiersi”! Ed è così che stavolta ho fatto ben attenzione all’esatto significato delle parole “sembrerà come se il comunismo avesse invaso il mondo intero…” (poiché la veggente non dice, come invece ci si potrebbe aspettare, “il comunismo invaderà il mondo intero…”) ed ho quindi compreso, oggi, in piena emergenza ‘covid-19’, che tale virus, non casualmente proveniente dalla Cina comunista, ha fatto sì che l’agenda globalista (e questo termine lo conoscono molto bene coloro che s’interessano di geopolitica, specialmente considerata dal punto di vista dell’escatologia cristiana) ha potuto mettere in atto delle misure coercitive senza precedenti, contro la libertà personale, oltreché a porre un rigido controllo a livello individuale – misure che, fino a qualche mese fa nessuno, neppure lontanamente, si sarebbe mai immaginato potessero concretizzarsi – limitazioni attuate da tutti i governi del pianeta, a somiglianza appunto, di ciò che già avviene nei paesi a regime comunista (controllo della popolazione e dei relativi spostamenti, decisioni governative sulle attività economiche e sociali della gente), oggigiorno operate, non dal comunismo direttamente, bensì da quella “sinistra globalista” che detiene ben saldamente, ai nostri giorni, le redini della cultura, dell’informazione, dell’economia e – oggi: novità assoluta! – anche della Chiesa Cattolica, questa gradatamente evolutasi (a partire dal 2013) in una sorta di “agenzia onu”, ecologista, ambientalista, ecumenista e… appunto, filogovernativa!

Ecco perché, a stabilire il come e quando si debbano officiare riti e amministrare sacramenti, lo decide adesso con decreto (nel nostro caso in Italia, ma la situazione è pressoché identica nelle altre nazioni cristiane) un improbabile quanto inopportuno, ministro del consiglio di turno, oltretutto non eletto, e che rappresenta la “minoranza” del paese…

Ed ecco dunque il ‘lampo di comprensione’, finalmente, sulle parole “sarà diventato difficile praticare la religione: per i sacerdoti sarà difficile dire Messa e per i fedeli aprire le chiese” – giustappunto la situazione odierna! – aggiungendo pure, al fine di chiarimento ulteriore, un’altra domanda dell’intervistatore: «Sarà perché ci saranno persecuzioni e non perché la gente non sarà più praticante?»

Mari Loli risponde: «Sì, però penso che molti non praticheranno più. Chiunque vorrà praticare dovrà nascondersi.»

Ed ancora più esplicito ciò che riporta Don Pablo nel suo opuscolo: “Prima dell’Avvertimento verrà una tribolazione comunista [e ciò già sappiamo come vada inteso], sembrerà come se i ‘comunisti’ si siano impadroniti del mondo intero: sarà molto difficile praticare la religione, e che i sacerdoti possano celebrare la Messa o che il popolo possa aprire le porte delle chiese. Sembrerà che la Chiesa sia scomparsa, a motivo delle persecuzioni religiose, e perché molta gente lascerà di praticare la religione, ma chi la praticherà dovrà farlo clandestinamente. Per i sacerdoti sarà molto difficile poter celebrare la Messa. Questo accadrà dappertutto, in tutte le nazioni.”

Vediamo adesso, molto sinteticamente, cosa sia questo ‘Avvertimento’: «Sarà una cosa che verrà direttamente da Dio e che si potrà vedere in tutto il mondo, dovunque ognuno si troverà. Sarà una cosa soprannaturale, che la scienza non potrà spiegare. Lo si potrà vedere e sentire. Sarà come una rivelazione dei nostri peccati, e sarà visto e sperimentato sia dai credenti che dai non credenti e dalle persone di ogni religione. Sarà la correzione della coscienza del mondo, e anche quelli che non conoscono Cristo (che non sono cristiani), crederanno che è un Avvertimento di Dio. In quel momento tutte le persone del mondo vedranno un segnale, una grazia o un castigo nel loro interno, vale a dire, un Avvertimento. Ognuno si troverà totalmente solo nel mondo in quel momento, indipendentemente da dove stia, solo con la propria coscienza e davanti a Dio. Vedranno allora tutti i loro peccati e quello che i loro peccati hanno causato. Si tratta di un fenomeno che sarà visto e avvertito dappertutto nel mondo; sempre faccio l’esempio di due stelle che si scontrassero. Tale fenomeno non produrrà dei danni fisici, ma ci spaventerà, perché proprio in quel momento vedremo le nostre anime ed il danno che abbiamo fatto. Sarà come se fossimo in agonia, ma non moriremo a causa di ciò, sebbene sarà possibile morire dalla paura o dallo sgomento di vedere noi stessi.» (Conchita).


Davvero molto interessante ciò che ci dice, sempre la stessa veggente, Conchita, quando all’allora morte di Papa Giovanni XXIII, avvenuta nel 1963, la Madonna le rivela che: «Ancora tre Pontefici, e poi la fine dei tempi…», un termine preciso dunque, a quell’epoca ancora non compreso dalla veggente, ma che tuttavia non indicava affatto la fine del mondo, bensì, lo ripetiamo di nuovo, molto esattamente, dal punto di vista teologico: “la fine dei tempi”…

Ed anzi, per maggior precisione, Conchita aggiunse che “la Santa Vergine mi parlò di quattro papi, ma uno non lo teneva in conto, perché sarebbe durato poco tempo!”

E così viene confermata – una volta di più – la celebre profezia di san Malachia, arcivescovo di Armagh e maestro di san Bernardo, ché infatti, dopo Giovanni XXIII- Pastor et nauta, si sarebbero succeduti Paolo VI-Flos florum, Giovanni Paolo I-De medietate lunae, Giovanni Paolo II-De labore solis, ed infine Benedetto XVI-Gloria olivae.

Concludo quindi lanciando un’angosciata domanda, visto che di ciò si parla persino nel Catechismo della Chiesa Cattolica, ai nn. 675-677, nei quali si tratta de L’ultima prova della Chiesa: “Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti… e che svelerà il ‘mistero d’iniquità’ sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia della verità.”

La domanda è dunque la seguente: «Ma se molti cattolici non si sono accorti, oggi, dell’attuale presenza ed azione del Falso Profeta, come riusciranno mai ad accorgersi, un domani, dell’ormai prossima ed imminente, comparsa ed azione della figura dell’Anticristo?».










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