sabato 21 ottobre 2023

Sinodo sulla sinodalità: grande ovazione per il discorso di una laica contro l'ordinazione delle donne



Nella nostra traduzione dal National Catholic Register, descritto come «profondo e reale», al punto da ricevere sentiti applausi, il discorso di una laica che, in un'assemblea del sinodo sulla sinodalità, ha definito l’ordinazione delle donne sacerdote come una forma di clericalismo e una distrazione da ciò che le donne cattoliche vogliono e di cui hanno bisogno. Qui l'indice degli articoli riguardanti il Sinodo sulla sinodalità.




21 ottobre 2023

CITTÀ DEL VATICANO — Diverse fonti hanno confermato che questa settimana, al Sinodo sulla sinodalità, una laica ha ricevuto fragorosi applausi per un discorso che ha definito la spinta di alcuni membri per l'ordinazione delle donne come un tentativo di clericalizzare i laici.

Nell'assemblea del 16 ottobre, in risposta a molteplici resoconti di piccoli gruppi che chiedevano l'ordinazione delle donne non solo al diaconato, ma in alcuni casi anche al sacerdozio, il discorso mattutino della laica ha tra l'altro sostenuto che concentrarsi sull'ordinazione delle donne è una distrazione da ciò che le donne nella Chiesa vogliono e di cui hanno bisogno. Il Register ha parlato con due membri del sinodo presenti nell'Aula Paolo VI al momento del discorso, e una terza fonte ha confermato il loro racconto. Lo hanno fatto in anonimato date le restrittive regole di riservatezza dell'evento. Oltre a criticare le richieste di ordinazione delle donne, il discorso di tre minuti – o “intervento”, nel linguaggio del Sinodo sulla sinodalità – ha sottolineato l’importanza della maternità, sia biologica che spirituale, per comprendere cosa significhi essere una donna in una prospettiva cattolica, che attinge all’importanza di Maria, Madre di Dio, come paradigma della femminilità. In particolare, l’instrumentum laboris, il documento base del Sinodo, include 45 riferimenti alle donne, ma menziona la “madre” solo due volte, entrambe solo nel contesto delle preghiere di intercessione alla Beata Vergine Maria.


Impatto sul Sinodo


Un partecipante ha descritto il discorso come “profondo e reale” e lo ha messo a confronto con la presentazione di un sostenitore dell’ordinazione delle donne definita come “militante”. Dopo il discorso della laica, la fonte ha visto “le persone sorridere: gioia su molti volti, forse sollievo su altri”.

I membri del sinodo intervenuti con il Register hanno affermato che l'intervento ha ricevuto fragorosi applausi da parte di alcuni dei 365 membri del Sinodo, che entra ormai nella terza settimana di lavori.

La laica non identificata che ha tenuto il discorso, che secondo quanto riferito è lei stessa madre, è una delle 54 donne votanti al Sinodo. Per la prima volta nel Sinodo dei Vescovi, un numero significativo di donne e di altri non vescovi partecipano a pieno titolo ai lavori, rappresentando il 27% dell'assemblea sinodale.

La messa a punto è avvenuta durante la discussione sinodale sul tema di come la Chiesa cattolica possa essere una Chiesa missionaria “tutta ministeriale”, tema che non prevedeva uno spunto specifico legato alla questione dell'ordinazione delle donne. Mentre alcuni resoconti parlavano dell'importanza delle madri e delle nonne nella trasmissione della fede, dicono le fonti, altri sostenevano l'ordinazione delle donne al diaconato e al sacerdozio.

Ma l'intervento mattutino della laica ha influenzato anche il dibattito successivo.

Secondo un membro del sinodo, diversi partecipanti a cui è stato assegnato il compito di concentrarsi sul tema specifico del ruolo delle donne nella Chiesa sono stati concordi nell'affermare che il discorso della laica ha avuto un impatto nella discussione in piccoli gruppi. A quei membri era stato assegnato il compito di rispondere specificamente a una sollecitazione che chiedeva: “È possibile prevedere [l’inclusione delle donne nel diaconato] e in che modo?” e hanno concluso le relazioni nella riunione pomeridiana.


L'ordinazione delle donne è un punto focale

Il discorso della laica sottolinea quanto siano diventate significative le discussioni sulla possibilità dell'ordinazione delle donne nel Sinodo sulla sinodalità, nonostante l'insistenza di entrambi gli organizzatori sul fatto che il focus dell'assemblea non avrebbe toccato la dottrina e l'insegnamento chiaro e consolidato della Chiesa sull'argomento.

Nel suo discorso del 4 ottobre di apertura del Sinodo sulla sinodalità, Papa Francesco ha suggerito che l’attenzione su questioni come l’ordinazione delle donne fosse più una questione di speculazione mediatica che un punto focale per l’assemblea. "Non lo so; sono cose che si dicono al di fuori», disse allora il Papa.

Ma anche prima dell’inizio del sinodo, alcuni partecipanti hanno dichiarato la loro intenzione di portare avanti la questione durante l’assemblea durata un mese.

Il cardinale di San Diego Robert McElroy, ad esempio, ha scritto a gennaio che la Chiesa dovrebbe utilizzare il sinodo per “muoversi verso l’ammissione delle donne al diaconato”, un risultato che la laica svizzera Helena Jeppesen-Spuhler ha sostenuto e descritto come un “trampolino di lancio” verso donne sacerdote.

Diversi membri del sinodo hanno tentato di minimizzare pubblicamente quanto siano state significative le discussioni interne sull'ordinazione delle donne. Sabato, ad esempio, l'abate generale cistercense Mauro-Giuseppe Lepori ha dichiarato alla stampa che, sebbene i partecipanti discutessero dell'ammissione delle donne al diaconato, questo non era al centro dell'attenzione e che il tema delle donne sacerdote non era stato affrontato.

Tuttavia, martedì, la teologa australiana Renee Köhler-Ryan, in una conferenza stampa, ha dichiarato che c’è stata “troppa enfasi” sulle donne sacerdote durante i lavori del sinodo, e l'ha descritta come una “questione di nicchia”. Köhler-Ryan ha anche suggerito che le discussioni sul tema dell'ordinazione delle donne mancano di sufficiente “considerazione teologica” e di fondamento su ciò che la Chiesa ha già insegnato sull'argomento.

Altri membri del sinodo che hanno parlato alla stampa durante i lavori hanno sottolineato come il Sinodo sulla sinodalità potrebbe porta affermato che “la questione dell’ordinazione delle donne è chiaramente un tema che deve essere affrontato universalmente”. "E se il risultato fosse che l'ordinazione diaconale fosse aperta alle donne, lo accoglierei sicuramente con favore", ha detto il vescovo australiano, che è una delle 13 persone incaricate di supervisionare la stesura del documento riepilogativo dell'assemblea (4-29) ottobre.

Lo scorso venerdì sui media, la Suora di San Giuseppe Maria de los Dolores Palencia Gomez ha dichiarato che il suo essere diventata la prima donna a presiedere un Sinodo dei vescovi come uno dei presidenti delegati da Papa Francesco è stato un simbolo delle cose a venire, e che il Sinodo stava “ponendo le basi per futuri cambiamenti” sul ruolo delle donne nella Chiesa.


Insegnamento della Chiesa

Papa Francesco ha mostrato la volontà di rompere col passato e collocare le donne in ruoli chiave di leadership, anche nella Curia Romana, come ha fatto la scorsa settimana nominando una religiosa sottosegretario dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

Ma il Papa ha anche più volte affermato che la Chiesa non può ordinare sacramentalmente le donne.

Nel 2013, Papa Francesco ha chiarito che la lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis di San Giovanni Paolo II del 1994, che insegna che "la Chiesa non ha alcuna autorità per conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne e questo giudizio deve essere tenuto in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa", era l’“ultima parola” sull’argomento.


In un’intervista del 2022, Papa Francesco ha nuovamente affermato che le donne “non possono accedere al ministero ordinato”, ma che questa non è una “diminutio”. Anche la sua risposta dell'11 luglio ai dubia di cinque cardinali [qui], o a richieste di chiarimenti dottrinali, ha confermato che “nessuno può contraddire pubblicamente” la determinazione di Giovanni Paolo II, sebbene l'argomento possa ancora essere studiato [il che appare come una botta al cerchio ed una alla botte -ndT].

Papa Francesco ha anche consentito che la questione delle donne diacono fosse esplorata in alcuni contesti, come in due commissioni temporanee e al Sinodo dell’Amazzonia del 2019. Ma la prima commissione non ha raggiunto un consenso, mentre i risultati della seconda non sono stati resi pubblici.

E nonostante la raccomandazione del Sinodo sull'Amazzonia di prendere in considerazione per il diaconato permanente per le donne, l'esortazione apostolica post-sinodale del Papa del febbraio 2020, Querida Amazonia [vedi], ha invitato le donne a essere maggiormente coinvolte nella vita della Chiesa, ma senza indicare alcuna possibilità di una loro partecipazione al ministero ordinato.



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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]





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