giovedì 26 giugno 2025

L’ opera missionaria della Spagna nelle Americhe


Foto: Roque González de Santa Cruz 
Di http://www.posadas.gov.ar, Pubblico dominio, Wikicommons



Hernandarias e San Roque González de Santa Cruz, archetipi dell’opera della Spagna in America



Di Germán Masserdotti, 24 giu 2025

Nella lettera enciclica Redemptoris missio (7 dicembre 1990), san Giovanni Paolo II afferma che ciò che più lo spinge – e con lui tutta la Chiesa – a «proclamare l’urgenza dell’evangelizzazione missionaria è che essa costituisce il primo servizio che la Chiesa può offrire a ogni uomo e all’intera umanità nel mondo di oggi, che conosce grandi conquiste, ma sembra aver smarrito il senso delle realtà ultime e della stessa esistenza» (RM, 2). Ed esorta i popoli: «(…). Accogliendo Cristo, voi vi aprite alla Parola definitiva di Dio, a Colui nel quale Dio si è fatto conoscere pienamente e al quale Dio stesso ha indicato come via per raggiungerlo» (RM, 3). Dopo aver ricordato che la prima forma di evangelizzazione è la testimonianza (RM, 42-43), san Giovanni Paolo II ricorda che l’annuncio «ha una priorità permanente nella missione: la Chiesa non può eludere il mandato esplicito di Cristo; non può privare gli uomini della “Buona Novella” di essere amati e salvati da Dio. (…) Tutte le forme di attività missionaria sono orientate a questo annuncio, che svela e introduce il mistero nascosto da secoli e rivelato in Cristo (cfr Ef 3,3-9; Col 1,25-29), che è il centro della missione e della vita della Chiesa, come fondamento di ogni evangelizzazione» (RM, 44).

Questo quadro dottrinale ci permette di comprendere meglio l’opera missionaria della Spagna nelle Americhe, o, se preferite, secondo il titolo di uno dei libri dello storico argentino Vicente D. Sierra, “Il senso missionario della conquista dell’America”. Come è noto, la presenza della Spagna nelle Americhe – e ricordiamo anche le Filippine – era giustificata dall’impresa evangelizzatrice affidatale dalla Santa Sede. La Spagna fu missionaria sia presso la Monarchia che presso la Chiesa. O meglio, fu un compito condiviso. Anche questo caso, unico nella storia, ebbe le sue particolarità. La più notevole fu il sistema del patronato reale. Nonostante le difficoltà pratiche dovute alle sofferenze umane, la verità è che, almeno durante il regno dei monarchi della Casa d’Austria, i suoi frutti apostolici furono notevoli. Il calendario cattolico ne è testimonianza. È opportuno, quindi, illustrare la “felice collaborazione” tra la Corona spagnola e la Chiesa cattolica con due casi specifici rappresentativi dello spirito missionario, non solo della conquista ma anche della pacificazione dell’America. Si tratta di Hernandarias e San Roque González de Santa Cruz.

Hernando Arias de Saavedra, meglio conosciuto come Hernandarias, può essere considerato il prototipo del sovrano cristiano nella regione del Río de la Plata. San Roque González de Santa Cruz, da parte sua, può essere considerato un modello di missionario religioso nelle terre evangelizzate dalla Compagnia di Gesù. Hernandarias nacque nel 1560 ad Asunción, attuale capitale della Repubblica del Paraguay, e morì nella stessa città nel 1631. Ricoprì diverse volte la carica di governatore del Río de la Plata e, soprattutto, si distinse per il suo impegno a favore delle popolazioni indigene, assicurando che il mandato di evangelizzazione, che era vincolante per i re e i loro rappresentanti nelle Americhe, potesse essere adempiuto. Come commenta Padre Alfredo Sáenz, S.J., Hernandarias, oltre a essere un guerriero, un giudice incorruttibile, un educatore e un patriota, fu un “costruttore di chiese”: promosse la ricostruzione della Cattedrale di Asunción. Anche a Buenos Aires, fece costruire la Cattedrale. “A Corrientes, costruì cappelle e riparò chiese. A Santa Fe, la sua amata città, collaborò alla costruzione della casa e della chiesa della Compagnia, per la quale portò personalmente, accompagnato dalle figlie, terra, tegole artigianali e altri materiali necessari”.

San Rocco González de Santa Cruz, da parte sua, nacque anch’egli ad Asunción, ma nel 1576. Francisco, uno dei fratelli di Rocco, sposò una delle figlie di Hernandarias. Fin da giovane, Rocco fu un uomo autenticamente pio, come attestato, tra gli altri, da Frate Luis de Bolaños. Ordinato sacerdote ad Asunción alla fine del XVI secolo da Hernando de Trejo y Sanabria, vescovo di Tucumán e fratellastro di Hernandarias, si dedicò immediatamente all’evangelizzazione degli indigeni. Dopo aver prestato servizio per un certo periodo nella cattedrale di Asunción, chiese infine di essere ammesso nella Compagnia di Gesù, un Ordine “in cui si rinuncia espressamente alle dignità ecclesiastiche”, come osserva Padre Alfredo Sáenz, anch’egli gesuita, in Heroes y santos (Gladius, Buenos Aires, 1993). Altri tempi! Come uomo religioso, fu anche esemplare. Il suo profilo potrebbe essere riassunto in poche parole: intrepidezza; carità verso gli indios; osservanza religiosa; grandezza d’animo; spiritualità eucaristica; zelo per le anime e spirito mariano. Fondatore di diverse missioni, nel 1615 “invitò il governatore Hernandarias a visitare l’insediamento di Itapuá, da poco fondato, e poi scese con lui nella città di Santa Ana”. Subì il martirio come Padre Alonso Rodríguez, S.I. e Padre Juan del Castillo, S.I. Attualmente, il cuore di San Rocco González de Santa Cruz, canonizzato da San Giovanni Paolo II nel 1988, si trova “nella Cappella dei Martiri di Asunción, nel Collegio Cristo Re dei Padri della Compagnia di Gesù, insieme all’ascia di pietra con cui i carnefici lo uccisero”. Come si può vedere, sia Hernandarias che San Rocco González de Santa Cruz sono due illustri esempi della Spagna nelle Americhe. Entrambi creoli, entrambi cattolici, l’uno rappresentante del potere temporale e l’altro sacerdote e religioso, rappresentano quella “dolce collaborazione” tra Stato e Chiesa per l’evangelizzazione delle popolazioni indigene. Questa idea è rafforzata dal fatto che si conoscevano e coordinavano gli sforzi affinché la Spagna, monarchia cattolica, adempisse al mandato affidatole dalla Santa Sede.



Buenos Aires

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