Nella traduzione a cura di Chiesa e post-concilio da Rorate Caeli. Nelle ultime settimane, i Cardinali Roche, Aveline e i vescovi francesi hanno preso provvedimenti per evitare la celebrazione del TLM nel pellegrinaggio di Chartres di quest'anno, gettando enormi ostacoli sulla sua strada.
Precedenti a partire a qui. E più di recente sembrava ci fosse una contro-tendenza a favore della Messa qui. Sarà molto interessante vedere come i coordinatori e il clero in pellegrinaggio risponderanno a questa escalation senza precedenti. Come dice la fonte francese: "È evidente che i nostri vescovi sono particolarmente preoccupati per il successo pastorale di questi pellegrinaggi, che riuniscono moltitudini di giovani pellegrini, portando alcuni di loro a tornare alla pratica religiosa, proprio perché queste manifestazioni di fede non rientrano nell'ambito del nuovo programma pastorale. Non importa che questo programma ora è chiaramente fallito! La loro cecità ideologica, che non cambia da decenni, gli fa credere di poter inserire questo impulso cattolico nello stampo della loro liturgia. O peggio, preferiscono soffocare e uccidere questo impulso piuttosto che vederlo attribuito alla vecchia liturgia.
20 maggio 2025
A volte le decisioni possono aspettare. Altre volte devono essere prese in fretta. Ad aprile e all'inizio di maggio, sfruttando l'interregno per i loro nefandi fini, i vescovi antitradizionalisti di Francia hanno tramato con il cardinale Roche, prefetto del culto divino, per rendere il più difficile possibile la celebrazione della messa latina tradizionale e dei sacramenti durante il pellegrinaggio Parigi-Chartres e tutti gli altri pellegrinaggi in Francia.
Leone XIV non è stato coinvolto in queste decisioni. Cosa farà ora? Cosa farà ora Roche?
Da Paix Liturgique:
Il Dicastero per il Culto Divino affidato al cardinale Roche e la Conferenza dei vescovi francesi del cardinale Aveline auspicano che i pellegrinaggi tradizionali, tanto fiorenti in Francia, siano svolti secondo l'ordinamento liturgico di Paolo VI.
Quindi, una lettera del 6 maggio dell'arcivescovo Jordy di Tours e Lebrun, arcivescovo di Rouen, incaricato delle relazioni con le comunità sacerdotali tradizionali, indirizzata a tutti i vescovi di Francia, li informa delle risposte del cardinale Roche dell'8 aprile circa la forma di culto durante il pellegrinaggio della cristianità.
È chiaro che queste disposizioni romane sono state richieste dai vescovi firmatari, i quali, sapendo che la difesa della liturgia tradizionale è in gran parte opera dei fedeli laici, cercano in ultima analisi di riconquistare potere sul mondo tradizionale affermando il principio secondo cui solo il vescovo è padrone della liturgia nella sua diocesi, il che sarebbe un principio valido in una situazione normale, ma non quando è il vescovo stesso a promuovere una riforma deleteria.
Per questo motivo, si intende imporre ai sacerdoti che accompagneranno il pellegrinaggio una serie di misure drastiche:
1 – Pertanto, in stretta applicazione della Traditionis Custodes (16 luglio 2021):
- I sacerdoti ordinati prima della TC potrebbero celebrare la Messa tradizionale, ma dovrebbero chiedere il permesso ai vescovi di ogni diocesi attraversata lungo il cammino (ad esempio, Évry, Versailles, Chartres).
- Per i sacerdoti ordinati dopo la TC, il vescovo dovrà chiedere il permesso al Dicastero per il Culto Divino.
2 - Tutti i sacerdoti dovrebbero poter celebrare la nuova Messa durante il pellegrinaggio.
3 - Inoltre, per le confessioni dei pellegrini, i sacerdoti usino il nuovo rituale.
Misure impraticabili: riuscite davvero a immaginare sacerdoti pellegrini che, prima di ogni messa, chiamano con i loro cellulari i vescovi nel cui territorio stanno per celebrare all'aperto?
Sembra chiaro che questa lettera fosse indirizzata al nuovo presidente della CEF, eletto il 2 aprile. Sappiamo anche che il presidente della CEF, il cardinale Aveline, è stato interrogato da mons. Olivier de Germay, arcivescovo di Lione, in merito alla decisione da lui comunicata ai membri dell'associazione Via Lucis: il divieto di celebrare la Messa tradizionale al termine del pellegrinaggio che intendevano organizzare alla Basilica di Fourvière. L'arcivescovo ha proposto di sostituirla con una Messa di Paolo VI in latino, proposta che Via Lucis ha ovviamente rifiutato, preferendo annullare il pellegrinaggio.
D'altronde, la ripresa nel 2025 del pellegrinaggio provenzale Nosto Fe, con partenza da Cotignac e arrivo alla chiesa di Saint Maximin la Sainte Baume con una messa tradizionale (celebrata l'anno scorso da Mons. Rey), sta suscitando grande agitazione tra tutti i vescovi della provincia e incontrando le maggiori difficoltà con Mons. Touvet, nuovo vescovo di Fréjus-Tolone.
È evidente che i nostri vescovi sono particolarmente preoccupati per il successo pastorale di questi pellegrinaggi, che riuniscono moltitudini di giovani pellegrini, spingendone di fatto alcuni a tornare alla pratica religiosa, proprio perché queste manifestazioni di fede non si inseriscono nel quadro del nuovo programma pastorale. Non importa che questo programma sia ormai chiaramente fallito! La loro cecità ideologica, immutata da decenni, li porta a credere di poter adattare questo impulso cattolico allo stampo della loro liturgia. O peggio, preferiscono soffocare e uccidere questo impulso piuttosto che vederlo attribuito alla vecchia liturgia.
E che dire del nuovo papa Leone XIV?
Chiaramente, vuole calmare gli animi. Ma è improbabile che si sia interessato finora a questa scottante questione liturgica. Il suo pontificato, come disse Valéry Giscard d'Estaing il primo giorno della sua presidenza – mi si perdoni il paragone… – è una pagina bianca, su cui si possono scrivere molte cose.
Care sentinelle parigine, preghiamo intensamente per lui e per la libertà della Messa mentre recitiamo i nostri rosari davanti agli uffici dell'arcidiocesi, 10 rue du Cloître-Notre-Dame, dal lunedì al venerdì, dalle 13:00 alle 13:30, a Saint-Georges de La Villette, 114 avenue Simon Bolivar, il mercoledì e il venerdì alle 17:00, davanti a Notre-Dame du Travail, 59 rue Vercingétorix, e anche a Sainte-Clotilde, il lunedì alle 12:45.
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